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Addio a Folco Quilici, il più grande documentarista

by Benedetta Gambale

Addio a Folco Quilici, l’ultimo dei grandi documentaristi. Morto il 24 febbraio all’età di 87 anni, era specializzato nelle riprese sottomarine, nelle sue pellicole ha sempre analizzato il rapporto Uomo – Natura. Affiancato da storici, antropologi, scienziati, archeologi, ha realizzato non solo film, ma anche enciclopedie e libri di grande spessore culturale.

Folco Quilici: una vita per i documentari

Per anni, Folco Quilici è stato impegnato nella divulgazione scientifica e naturalistica. Egli concepiva il documentario – come scrive Gian Piero Brunetta – “come parte integrante del cinema di finzione, luogo di avventura planetaria in cui il racconto visivo sostituisce perfettamente in termini epici il racconto orale e l’immagine sprigiona una forte potenza mitica”.

Famose sono le sue riprese sottomarine. Perché negare la bellezza e il mistero del mare a chi non potrà mai esplorare i suoi abissi? Quilici fa in modo che le sue pellicole possano trasmettere la magia del viaggio anche a chi, in realtà, è semplicemente seduto su una poltrona. “Tutta la vita ho viaggiato per dimenticare il mio inconscio. Certo, non è la stessa cosa immergersi in una vasca da bagno e in un mare infestato dagli squali. Se l’ho fatto è stato esclusivamente per dare un’emozione a chi quelle cose le ha sempre sognate senza averle mai viste. Parlo degli anni Cinquanta e Sessanta. Oggi ci interessa meno il meraviglioso, l’inedito, l’irraggiungibile” – ha affermato lo stesso documentarista durante un’intervista.

Immagine tratta da “Sesto Continente”

Il suo primo lungometraggio, Sesto Continente, è stato il primo documentario sottomarino a colori. Già evidenti i tratti chiave della sua “poetica”: la curiosità, il senso dell’avventura e della scoperta uniti al rigore scientifico. Quilici è stato l’ideatore di “Geo”, la rubrica quotidiana su Rai3 e dal 2002 ha collaborato con importanti serie televisive mandate in onda su Sky . Non solo natura, egli ha anche prodotto documentari su personaggi storici quali De Felice, Castronovo e Scoppola.

Dicono di lui

Il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, così lo ricorda: “Con Folco Quilici se ne va una delle figure più importanti del giornalismo, del documentarismo e della cultura italiana. Un pioniere in tutti i progetti che ha avviato, sempre anni avanti rispetto agli altri, un italiano innamorato del proprio paese e un ferrarese innamorato della propria terra in cui era l’erede della grande tradizione giornalistica del padre Nello. Ci mancherà, ma i suoi lavori resteranno per sempre come guida e insegnamento per le giovani generazioni“.

Anche il Wwf piange “un grande maestro, il più  grande testimone e narratore del mare del nostro tempo, il faro che continuerà a illuminare il nostro racconto. Ci mancherà”.