Home Cronaca #CavaYOUall raccoglie 850 euro. Al via la distribuzione delle visiere

#CavaYOUall raccoglie 850 euro. Al via la distribuzione delle visiere

by Giovanna Di Giorgio

L’obiettivo primario di #CavaYOUall era quello di mettere in connessione la solidarietà a partire dalla società civile. Risultato raggiunto. Dopo aver raccolto 850 euro, Macass, Medaarch, Legambiente e Tremil danno infatti il via alla produzione e alla distribuzione delle 400 visiere per gli operatori sanitari di Cava de’ Tirreni. Consegnate le prime 100 alla Croce Rossa.

Il 1 maggio scorso, l’associazione Macass, Medaarch e Legambiente avevano chiesto ai cittadini di contribuire con una donazione alla campagna di crowdfunding #CavaYOUall, per la produzione di visiere a tutela della salute individuale e collettiva dal COVID-19. Per amore della Valle Metelliana e della comunità di cui fanno parte, i cavajuoli – a cui si rivolge scherzosamente il nome della campagna – si sono lasciati coinvolgere riconoscendo legittimità al progetto, che si è concluso con un totale di 850 euro raccolti. Nel corso della campagna, l’ambizioso piano di reperimento e di produzione è stato arricchito dall’adesione di Tremil – azienda del territorio, divenuta parte del team, che in un momento così delicato, anche da un punto di vista economico, ha deciso di mettere a disposizione locali e risorse. Il dietro le quinte è stato, inoltre, documentato attraverso alcuni scatti delle fasi di lavorazione delle visiere che, una volta realizzate, devono essere consegnate ai destinatari finali. Le prime 100 visiere sono state donate sabato 6 giugno ai volontari della Croce Rossa Italiana.

Per tutti coloro che vorranno farne richiesta, sui canali ufficiali dell’associazione Macass e dei suoi partner è stato pubblicato un modulo da compilare online, in cui sarà possibile indicare la preferenza sul ritiro del prodotto. «Siamo molto felici che questa nostra iniziativa abbia raggiunto il proprio obiettivo, e siamo certi che la #generosità che tutti noi abbiamo messo in circolo possa generare frutti, di cui tutta la comunità locale potrà godere» – scrive la Macass sulla propria pagina Facebook.