Home Spettacolo Creed II: una lotta tra ring e famiglia

Creed II: una lotta tra ring e famiglia

by Benedetta Gambale

L’attesa di Sylvester Stallone/Rocky Balboa sul grande schermo è sempre preceduta da una grande aspettativa. Ormai questa fusione totale tra attore e personaggio da anni non delude il pubblico. E Creed II fin da subito non ha deluso i fan. Un Rocky in veste di allenatore, ma soprattutto di maestro di vita del giovane Adonis Creed (interpretato da un esilarante Michael B. Jordan), nuova stella del pugilato e figlio del famosissimo campione Apollo Creed. Un film che non è solo combattimenti, ma un’analisi introspettiva dei personaggi, lo specchio delle difficoltà di una vita. Il ring, i guantoni, gli avversari da battere e gli ostacoli sono una metafora perfetta dei colpi che prendiamo e schiviamo nella nostra vita!

Adonis vs Viktor

Creed II è un film sui legami, sugli affetti e sui valori importanti. La domanda costante è: “Per che cosa combattiamo?”.

Adesso chiediti perchè sali questi tre gradini – Rocky Balboa

Rocky e Adonis si trovano a dover fare i conti con un passato, per certi versi condiviso, molto doloroso. A un passo dalla felicità, Adonis si trova di fronte ad una grande sfida: Viktor Drago, figlio di quell’Ivan che trentaquattro anni prima gli aveva ucciso il padre proprio sul ring. Adonis accetta di affrontarlo nonostante Rocky sia contrariato. Il pugile aiuterà il giovane solo quando quest’ultimo avrà capito che l’unico motivo giusto per cui soffrire e incassare i colpi è proprio la famiglia.

Da un lato Adonis, orfano di padre di cui vuole continuare a portarne alto il nome; dall’altro Viktor, abbandonato dalla madre e cresciuto a pugni duri da un solo genitore. Entrambi hanno un passato sofferto. Entrambi lottano per qualcosa. Adonis non vuole deludere il padre che non c’è più, vuole vendicarlo, lotta per la sua famiglia: per la mamma Mary Anne Creed, la compagna Bianca e la piccola figlia, e perché no, anche per lo “zio” Rocky. Viktor lotta per il padre, abbandonato da tutti dopo esser stato sconfitto da Balboa, umiliato dall’intera Russia e perfino dalla moglie che lo lasciò solo con il figlio.

Creed II è un sequel di grande impatto che scava nell’animo di tutti i personaggi. Due ore di tensione narrativa accattivante; un film che riesce anche ad emozionare grazie alla bravura dei suoi attori. Gli allenamenti che Rocky impartisce ad Adonis sono allenamenti di vita; le lacrime e il sudore versati sono indispensabili per affrontare al meglio le difficoltà, per rendere il giovane ragazzo Adonis un vero e proprio uomo. Rocky, nel finale, ha finalmente un suo successore. “It’s your time“, queste le utlime parole che Sly rivolge al suo pupillo. E la maturazione crescente che accompagna i più giovani, la ritroviamo anche nell’ormai anziano Rocky che, senza mai distaccarsi dal dolce e devastante ricordo della moglie defunta Adriana, ritrova il coraggio per tornare dal figlio.

Non fare quello che ti piace fare è come non esistere – Adonis Creed