Home SportDestinazione Arechi Del Grosso: “A Salerno basta poco per accendere la passione”

Del Grosso: “A Salerno basta poco per accendere la passione”

by Francesco Di Pasquale
del-grosso-destinazione-arechi

Le parole dell’ex difensore granata Alessandro Del Grosso nel corso della trasmissione Destinazione Arechi su Radio Castelluccio. Programma condotto da Francesco Di Pasquale e Lino Grimaldi Avino della redazione di SalernoSport24.it.

Destinazione Arechi: Alessandro Del Grosso

Questa mattina, nel corso del programma Destinazione Arechi, in onda tutti i sabato alle ore 12 sulle frequenze di Radio Castelluccio (FM 103.2 e 92.8.), è intervenuto l’ex difensore della Salernitana Alessandro Del Grosso. Queste alcune battute rilasciate in trasmissione dall’ex numero 2 granata.

Il ricordo di Del Grosso sulla gara di San Siro contro il Milan

«A prescindere da tutto, fu una gara viva e sempre in discussione. Ricordo che la Gialappa’s Band definì il mio gol come un tiro a “banana flambé”. Posso confermare che la mia intenzione fu quella di tirare in porta. Ci avevo già provato in qualche gara precedente contro il Bologna e contro la Roma in cui sfiorai l’incrocio dei pali. Ci ho messo un po’ a capire che la palla stava entrando in rete. Fantastico».

Sul gesto di Jallow all’indirizzo dei tifosi in occasione di Salernitana-Crotone

«Innanzitutto, bisognerebbe sapere come fu l’andamento di tutta la settimana per capire il perché di quel gesto. A prescindere, ragione o torto, un gesto simile non sta né in cielo e né in terra. I calciatori portano in giro per l’Italia e per il mondo non solo della squadra e della città, ma anche dei tifosi, e questo non va mai sottovalutato. Per carità, può succedere che un calciatore commetta uno sbaglio, ma a mio parere il gesto va severamente punito. A Salerno la gente ti trascina letteralmente perché ci crede, e non ci si può permettere di mandarli a quel paese».

L’opinione sulle differenze ambientali rispetto agli anni ’90

«Sinceramente, non vedo molta differenza rispetto a 20 anni fa. Sicuramente ho visto una tifoseria un po’ spenta, ma non nei confronti della maglia. Credo che tutto dipenda da ciò che ruota intorno alla squadra, ma a Salerno basta veramente poco per riaccendere la cosiddetta miccia. Salerno è viva sempre e comunque».

Il pensiero di Del Grosso sulla Salernitana di oggi

«Oggi manca il legame tra Salerno e la società. Un matrimonio si fa sempre in due. Tifoseria e società devono essere in simbiosi per poter costruire qualcosa di importante, a prescindere dai risultati che potrebbero o meno arrivare. In più, nello spogliatorio c’è bisogno di leader veri che prendano letteralmente per mano i compagni. Per giocare a Salerno ci vogliono gli attributi, non basta essere “belli e bravi”. Bisogna creare un gruppo innanzitutto di uomini, e poi calciatori. Un gruppo composto non solo da grandi giocatori, ma anche dai cosiddetti gregari che fanno il cosiddetto lavoro sporco che alla lunga è determinante».

La diretta social di Destinazione Arechi