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Didattica a distanza: l’opinione degli studenti

by Antonio Sbozza

Tra vantaggi e difficoltà, gli studenti raccontano la propria esperienza con la DaD 

Da situazione di emergenza a comprovata quotidianità, la didattica a distanza ha costretto gli studenti di ogni ordine e grado a riconsiderare e riadattare il proprio modo di studiare e, addirittura, il proprio stile di vita. Mentre alcuni hanno già simpaticamente ribattezzato la DaD come “Disastro a Distanza”, altri si sono interrogati su quanto di buono, o anche solo di migliorabile, questa nuova modalità possa offrire.

Per questo motivo, attraverso le risposte ad un sondaggio Google che ha coinvolto 55 studenti, universitari e liceali, cercheremo di capire quante e quali conseguenze la DaD abbia portato nella vita scolastica e accademica.

I risultati del sondaggio

Uno dei punti più discussi, sicuramente, è la veridicità delle valutazioni. La distanza, infatti, sta permettendo ai furbetti di turno di mettere in campo la propria astuzia al fine di portare a casa un risultato positivo. Il 60% dei nostri studenti ha ammesso che qualche volta i compiti e gli esami non si sono svolti in maniera regolare. Per quanto questo dato potesse essere prevedibile, c’è da dire che molto dipende anche dalla maturità e dal senso di responsabilità dello studente stesso. In alcuni casi, purtroppo, la modalità a distanza non ha fatto altro che rendere più difficile l’essere onesti.

Opinioni su compiti e interrogazioni con la didattica a distanza

A questo dato, inoltre, si collega il miglioramento o peggioramento delle valutazioni stesse: il 60% degli studenti ha constatato la relativa oscillazione dei voti “a distanza”.

Insegnanti e nuove tecnologie

Una nota dolente sono anche gli insegnanti, costantemente sotto la lente critica dei nostri studenti. Il 70% di questi ultimi, infatti, crede che i professori conoscano solo le funzioni basilari delle piattaforme in uso e che potrebbero migliorare la propria conoscenza tecnologica. Questo dato non ha fatto altro che comprovare quanto il nostro corpo insegnante sia ormai “anzianotto” e quanto sia difficile per gli insegnanti, seppur preparatissimi, far fronte alle nuove sfide tecnologiche. L’Italia, infatti, vanta un primato poco invidiabile: non solo i nostri insegnanti sono i meno pagati d’Europa, ma addirittura i più anziani al mondo!

Opinioni sugli insegnanti con la didattica a distanza

Tante ore davanti al pc, i rischi sottovalutati della DaD

Ma veniamo alla lezione stessa. Molti studenti lamentano un peggioramento della qualità del sonno, unito anche a bruciore agli occhi e senso di nausea, a causa della didattica a distanza. Stare davanti ad un monitor per molto tempo, infatti, non è per niente facile. La maggior parte degli studenti che hanno partecipato al sondaggio suggerisce una riduzione dell’orario delle lezioni che oscilli tra i 50 e i 90 minuti, consiglio che è già stato ascoltato da molte università.

I vantaggi della didattica a distanza

Secondo i nostri studenti, infine, la situazione è alquanto critica. Il 95% degli intervistati crede che non ci siano molte attività che si possano fare solo ed esclusivamente in videolezione. La condivisione dello schermo, infatti, da sempre è stata utilizzata nei corsi che prevedevano la presenza di un computer. Insomma, niente di nuovo all’orizzonte.

Tuttavia, un po’ a sorpresa, gli stessi studenti (più del 50%) ammettono che integrare la didattica a distanza con quella in classe sarebbe molto utile. Pura pigrizia o volontà di rompere la monotonia delle lezioni frontali?

Didattica a distanza e didattica in presenza

In fin dei conti, bisogna dare atto a questa modalità di aver reso possibile il proseguimento dei vari anni scolastici e accademici. Per saperne di più sul futuro di tali piattaforme e sul loro possibile impiego anche in classe, però, dovremmo aspettare ancora un po’.