Home Musica Gli attacchi di panico affrontati nel nuovo singolo di Noemi: “Porcellana”

Gli attacchi di panico affrontati nel nuovo singolo di Noemi: “Porcellana”

by Lucido Peduto

“Porcellana”: il nuovo singolo di Noemi in radio dal 13 aprile

Noemi è ormai arrivata al quarto singolo estratto da “La Luna”“Porcellana”.

“Autunno” e “I Miei Rimedi” (cover del brano dei La Rua) avevano infatti preceduto il nuovo progetto della cantante, uscito poi durante la partecipazione al Festival di Sanremo 2018.

“Non smettere mai di cercarmi”  è rimasto poi nella storia recente per essere stato il brano dedicato da Di Maio a Mattarella.

In uscita il 13 aprile, “Porcellana” ha buone possibilità di sopravvivere radiofonicamente per i mesi che verranno, forte di una melodia ritmata e del consueto e riconoscibile graffio vocale dell’artista.
Anche se tutto sembra corrispondere in maniera quasi impeccabile alle scelte d’obbligo di questo periodo, è necessario che si rimandi a data da destinarsi la parafrasi del testo (alla fine di questo articolo).
Diciamo che, ad un certo punto, ci si lascia trasportare troppo dalla sincerità.

Ma il cuore mio, lo so / è solo una puttana

“La mia testa è fragile come la porcellana”:
gli attacchi di panico cantati da Noemi

Le intenzioni del pezzo tuttavia, al di là delle associazioni casuali di cui sopra, si manifestano come ben più elevate: il tema trattato è difatti quello degli attacchi di panico, nei confronti dei quali l’artista si è definita “ferrata”.

“Il titolo rimanda all’immagine della testa fragile come la Porcellana, che esprime benissimo come ci si possa sentire in quei momenti dove le emozioni prendono il sopravvento, facendoti sentire nuda e fragile“.

Per gli appassionati delle informazioni tecniche, ricordiamo che la canzone è stata scritta da Emiliano Cecere e Diego Calvetti e che è prevista, sempre per lo stesso giorno, l’uscita della versione remix di Shablo.

La verità, per quanto sia difficile da accettare, è in ogni caso una e sola. I tempi di “Per Tutta La Vita”, “Vuoto A Perdere” e “Acciaio” sembrano ormai definitivamente archiviati.
E un po’ di nostalgia c’è.

 

Testo “Porcellana”

Scende la notte
Quando mi guardo nello specchio e sono stanco
E il sangue mi ribolle addosso quando piango
O scorro foto solo per passare il tempo e sono stanco

Scende la notte
Quando vorrei andare in guerra e so che perdo
Perché mi tremano le gambe sopra il mondo
Mi vesto bene ad ogni modo e mi difendo ma sono stanco

Ma il cuore mio lo so
È solo una puttana
E la mia testa fragile come la porcellana
Che non scende mai per strada
E vive dei suoi sogni
Che sono buchi neri e ci sprofondi

Ma il cuore mio lo so
È come un aquilone
Che vola sopra il cielo e si abbandona ad un tifone
Che puoi solo fermare
Con la forza di un padre
Ma rimani bambino
E continui a tremare

Scende la notte
Quando regalo a sconosciuti il mio passato
E metto il naso rosso e faccio lo spassoso
Di colpo cado nell’ovatta accartocciato e resto muto

Ma il cuore mio lo so
È solo una puttana
E la mia testa fragile come la porcellana
Che non scende mai per strada
E vive dei suoi sogni
Che sono buchi neri e ci sprofondi

Ma il cuore mio lo so
È dentro un ascensore
Bloccato in mezzo a un piano soltanto per timore
Che puoi solo sbloccare
Lasciandoti andare
E immaginando
La notte dormire, shh

Ma il cuore mio lo so
È solo un aquilone
Che vola sopra il cielo e si abbandona ad un tifone
Che puoi solo fermare
Con la forza di un padre
Ma rimani bambino
E continui a tremare
E continui a tremare