Home Cultura Il Newyorkese Doc: il virus spaventa la Grande Mela, ma non la ferma

Il Newyorkese Doc: il virus spaventa la Grande Mela, ma non la ferma

by Christian Casola

Times Square vuota. E’ questa la prima immagine che ci arriva da New York attaccata dal Covid-19, un’emergenza che sta spaventando e chiudendo in casa gli italiani e il mondo intero, ma che non mette al tappeto i cittadini americani.

Abbiamo chiacchierato con Tony, un tour operator di Manhattan, per avere un quadro più chiaro sullo stato d’allerta americano. Lo Stato, in questi giorni, si sta adoperando per donare il cibo alle famiglie più bisognose, mentre le scuole mettono a disposizione dei sacchetti con il pranzo da portare via per i bambini che usufruivano della mensa scolastica.

Chiusi i negozi, ad eccezione dei ristoranti e dei fast food che svolgono il servizio di delivery, per le prime settimane è stato raccomandato ai cittadini di non uscire di casa. I supermercati sono stati presi d’assalto da code spaventose di centinaia e centinaia di persone, così come, purtroppo, i negozi di armi. Sembrerebbe che molti americani siano entrati nel ruolo di un film post apocalittico.

Oltre al cibo, però, lo Stato sta garantendo aiuti economici anche a chi non lavora. Come nel resto del mondo, in America i casi di contagio aumentano quotidianamente e la preoccupazione comincia a farsi sentire.

«La gente – spiega Tony – continua ad andare in giro, ad affollare i parchi. La soluzione migliore credo sia quella di bloccare tutte le attività, consentendo solo l’acquisto di beni di prima necessità e la consegna a domicilio. La cosa più drammatica è che il messaggio di emergenza non è arrivato ai cittadini, questo perché in ogni pubblicità o intervento politico c’è sempre un messaggio di invulnerabilità».