Home Cultura Nuovi media e media education: due realtà complementari

Nuovi media e media education: due realtà complementari

by Benedetta Gambale

Le continue e repentine trasformazioni tecnologiche influiscono molto sul cambiamento della società e della vita delle persone. Se per i nostri nonni la televisione era un oggetto straordinario e alieno e il computer un mostro di tecnologia, oggi sono pura normalità. I bambini nascono già smanettando con tablet, videogiochi e cellulari. Le nuove tecnologie diventano protesi del nostro corpo. Quando scattiamo un selfie, il cellulare non è nient’altro che il prolungamento del nostro braccio, quando giriamo un video, la videocamera diventa un prolungamento del nostro occhio e così via. Siamo talmente immersi in questa società dei nuovi media, che un giorno senza di essi sarebbe invivibile, come se mancasse un pezzo di noi. Basti pensare al nervosismo che comincia a crescere quando non prendiamo la linea Internet. Ci sentiamo esclusi dal mondo che ci circonda e questa mancanza di inclusività, seppur momentanea, ci fa sentire vuoti.

Le insidie dei nuovi media

Eppure c’è un problema. Se da un lato, fin da piccoli si usano le nuove tecnologie, dall’altro , la competenza nell’utilizzo di questi strumenti è molto scarsa. Soprattutto per i più giovani, si può trattare di una deficienza pericolosa. I media vengono usati per lo più per navigare in Internet, nei social, chattare e condividere foto ed è proprio il web a nascondere dietro la sua apparente semplicità molte insidie.

Media education: la lotta contro le insidie del web

Ciò che manca è l’educazione ai media. Nelle scuole non viene insegnata questa materia perché a volte si ha la convinzione che i giovani siano bravissimi ad utilizzarli e perché gli stessi insegnanti, nel dover apprendere il loro utilizzo, a volte dimostrano una certa pigrizia. Eppure, ciò sarebbe un grande passo nel combattere i problemi legati a questo fenomeno. Una sensibilizzazione costruttiva è la miglior strada. Se prima i genitori riuscivano ad avere maggior controllo su ciò che i figli guardavano in televisione, oggi questo controllo diventa sfuggente a causa della pervasività dei media. Con chi chattano, quali siti visitano, quali social utilizzano, come e quando ne fanno uso: tutto diventa più complesso. Ecco perché, la media education diventa quello spiraglio di luce in questo universo intrigante e moderno ma allo stesso tempo oscuro e ostile.