Home Cultura Radio e nuovi media: repulsione o convergenza?

Radio e nuovi media: repulsione o convergenza?

by Benedetta Gambale

La radio, da sempre, è stata compagna fedele delle persone accompagnandole nelle loro giornate, informando, provocando, confortando. Si tratta di uno dei mass media più pervasivi, in grado di raggiungere i punti più nascosti del globo e di essere ascoltato da milioni di individui.

La radio è stata amplificatore delle emozioni, paure e bisogni delle persone. Ai microfoni è stata continuamente protagonista la vita! Stiamo parlando di uno strumento molto duttile, in grado di abbracciare tutte le sfumature del reale, in grado di passare da una canzone allegra alla divulgazione di una notizia più seria. La radio ha unito le persone, ha permesso loro di avere uno sguardo più ampio sul presente, ha spinto al confronto, alla riflessione e non ha mai fatto sentire solo il radioascoltatore/cittadino.

Come cambia la radio

Dal “telegrafo senza fili” di Guglielmo Marconi ai primi transistor fino ad arrivare all’attuale DABDigital Audio Broadcasting, la radio è riuscita a stare al passo col tempo. È stata, ed è, terreno fertile per la convergenza di diversi linguaggi comunicativi. C’è una profonda collaborazione con svariati media. Basti pensare al supporto dei quotidiani per la ricerca delle notizie, alle telefonate ed ai messaggi per l’interazione con il pubblico, alla diretta social, ai podcast. La radio prende il meglio delle altre tecnologie e se ne serve a proprio vantaggio.

Oggi, con il web e le diverse piattaforme social, la radio è stata costretta ad evolversi ancora una volta. Delle radio libere degli anni ’70 è rimasto ben poco! Gran parte delle radio odierne sono diventate commerciali, sono delle vere e proprie aziende inserite in un complesso mercato di business. Lo spirito di contraddizione, sperimentazione ed evasione dei primi anni è andato scemando facendo posto ad una maggiore attenzione alla qualità e agli interessi commerciali.

Molte radio libere degli anni ’70, oggi sono realtà che si sono evolute al fianco dei propri radioascoltatori. Ma allo stesso tempo hanno spiccato il volo riuscendo ad essere emittenti rappresentative di un bacino di utenti molto più vasto. La radio ha evoluto il proprio palinsesto e ha puntato ad essere un network che spazia oltre i confini del proprio luogo di nascita, anche grazie all’integrazione dei nuovi media e delle piattaforme digitali.