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Rcs75 Radio Castelluccio a tu per tu con Paolo Genovese

by Benedetta Gambale

Nella magnifica cornice della nave da crociera MscSeaview, Rcs75 RadioCastelluccio, durante la prima lezione di “Cinema a bordo” del programma di DLiveMedia, ha incontrato il regista e autore italiano Paolo Genovese, uno dei volti più emergenti del panorama cinematografico italiano.

Paolo Genovese ai microfoni di Rcs75

  • Che importanza ha, secondo lei, il programma di incontri e lezioni con grandi artisti messo a punto da DLiveMedia nella formazione culturale dei giovani?

Poter sentire le testimonianze dirette e sincere di chi ha fatto un percorso culturale può essere una guida ma sicuramente un buon tracciato per capire una delle possibili strade del proprio futuro. Sentire i racconti delle esperienze altrui, con tutti i pro e i contro, può arricchire il proprio bagaglio culturale.

  • Sicuramente lei è ricordato per le ultime pellicole quali Perfetti Sconosciuti e The Place. Opere molto psicologiche, in cui ognuno è portato a riflettere sul sè. Cos’è, per lei, entrare e scoprire il vasto e complesso mondo dell’interiorità umana?

Le storie che racconto cercano di scandagliare la nostra parte più profonda, quella con la quale, magari, non abbiamo voglia di relazionarci. Naturalmente ho fatto film molto diversi. Immaturi, ad esempio, è un film molto più solare e allegro. Questi due citati, invece, approfondiscono la nostra parte più nascosta e scura. Secondo me, ciò che è importante quando si racconta una storia, a prescindere dal tono e dai colori, è riuscire a creare l’immedesimazione del pubblico. La storia funziona nel momento in cui il pubblico riesce a far proprie quelle storie, a usarle come strumenti di riflessione e confronto.

  • Quale consiglio si sente di dare ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del cinema e dello spettacolo?

Sicuramente i consigli sono tanti e dipende anche dal tipo di attività che si vuole fare nel mondo dello spettacolo. Ciò che si rivela fondamentale è il rigore: questo è un campo dove ce ne vuole molto. Purtroppo, vedo sempre più giovani innamorati dell’idea di questo lavoro ma non di questo lavoro. Attratti solamente dal red carpet, dal guadagno, dalla notorietà o dalla televisione e in maniera veloce e frenetica vogliono realizzarsi. Il consiglio che posso dare è che questo è un lavoro come gli altri quindi ci vogliono preparazione, studio e un percorso intelligente, evitando scorciatoie.