Accoglienza e integrazione: questi, nella settimana dell’arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano, i temi principali della puntata del 6 ottobre di Socrate al Caffè. Argomenti che Giovanna di Giorgio ha affrontato sotto diverse sfaccettature e attraverso le voci di vari ospiti telefonici.
Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, ha raccontato la visita del ministro Salvini a Napoli: “Sì, c’è stato qualche selfie, ma c’è stata soprattutto contestazione”, ha precisato. E, nel commentare il titolo del quotidiano Libero di giovedì, il presidente ha ribadito ferme parole di condanna verso un titolo doppiamente razzista: “Una vergogna, non deve finire qui. Saremo accanto all’Ordine dei giornalisti nazionale per tutte le iniziative che saranno prese”.
Ai microfoni di Socrate al Caffè, è stata poi la volta di Anselmo Botte, della segreteria della Cgil Salerno, autore di diversi scritti su braccianti stranieri nella Piana del Sele. “Quanto accaduto a Riace è una vergogna, un modello di accoglienza per tutto il mondo oggi viene messo sotto accusa. Quel modello non riguarda solo Riace, ma si sta espandendo in tutte le aree in cui ci sono paesi che si stanno spopolando”.
Voce anche all’esperienza della giovane mediatrice culturale Sara Moutmir, vice presidente dell’associazione Ubuntu – Nuove generazioni Italiane: “Il mio stato, l’Italia, non mi riconosce come cittadina perché la legge richiede dei requisiti che io purtroppo non posso ancora dimostrare”. E ancora: “Mi sento invisibile. Invisibile vuol dire non essere riconosciuti in toto per quello che si è. Qui sono cresciuta, ho studiato, lavoro, ma non posso neppure esprimere la mia opinione politica attraverso il voto o accedere a un concorso pubblico”. E ha spiegato: “Ci trattano come persone strane, diverse, come l’eccezione alla regola, oggi ancora di più con l’atuale gobderno. Sento la paura sulla mia pelle. Invece – conclude – Sara arricchisce il prossimo e non lo differenzia.
Infine, la giornalista de Il Mattino Rossella Liguori ha raccontato della Festa dei Popoli, a Sarno. Una festa che unisce in preghiera comunità musulmana e cristiana.
ASCOLTA IL PODCAST
