Home SportDestinazione Arechi Tosto: “Salerno deve ambire alla promozione in Serie A”

Tosto: “Salerno deve ambire alla promozione in Serie A”

by Francesco Di Pasquale
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Le parole dell’ex difensore granata Vittorio Tosto nel corso della trasmissione Destinazione Arechi su Radio Castelluccio. Programma condotto da Francesco Di Pasquale e Lino Grimaldi Avino della redazione di SalernoSport24.it.

Destinazione Arechi: ospite Vittorio Tosto

Questa mattina, nel corso del programma Destinazione Arechi, in onda tutti i sabato alle ore 12 sulle frequenze di Radio Castelluccio (FM 103.2 e 92.8.), è intervenuto l’ex difensore della Salernitana Vittorio Tosto. Queste alcune battute rilasciate in trasmissione dall’indimenticato ex numero 3 granata dei mitici anni ’90.

Il ricordo di Gigi Simoni

«Gigi Simoni era un livello al di sopra ai tanti uomini che ho conosciuto nel corso della mia carriera. Superiore, si intende, sotto tutti i punti di vista. Simoni, a prescindere da ogni discorso retorico, era semplicemente il migliore di tutti».

Il tuffo nel passato alle due promozioni del ’93 e del ’98

«Salerno per me è stata una tappa importantissima. Rischio di essere ripetitivo, ma è una piazza in cui ho lasciato il cuore. Ritorno in città tutte le volte che posso perché ne ho bisogno, perché senza cuore non si può vivere. Non ho problemi a dirlo e non voglio crearmi inimicizie, perché ho rispetto per tutte le città dove ho giocato e per tutte le maglie che ho indossato, ma Salerno è un’altra cosa. In altre squadre ho vinto cose anche più importanti rispetto a quando ho giocato in granata, ma le emozioni vissute e la stima che ho nei confronti di Salerno e dei salernitani è impareggiabile. E’ una piazza che, in Italia, non è seconda a nessuno».

L’opinione sulla sinergia tra Lazio e Salernitana

«Il calcio è cambiato rispetto a vent’anni fa. Oggi bisogna fare molta attenzione a far quadrare i conti, e sotto questo punto di vista Lotito è un “volpone”. La sua gestione amministrativa certamente porta benefici, per cui la condivido appieno. Dal punto di vista passionale, invece, c’è senz’altro qualcosa che non va. A mio parere, occorrerebbe dare prima di ricevere e, soprattutto, costruire con convinzione qualcosa per raggiungere obiettivi importanti che la piazza merita ampiamente. La Salernitana deve obbligatoriamente ambire al salto di categoria».

Il confronto tra Gian Piero Ventura e Delio Rossi

«Sono stato allenato da entrambi, e devo dire che erano e sono due allenatori completamente diversi. All’epoca, Rossi era un giovane tecnico “alle prime armi”, mentre quando ho giocato con mister Ventura era già un allenatore esperto. In comune hanno la voglia di (ri)emergere: Rossi voleva diventare grande e Ventura vuole ritornare grande. Se vorrà avere una rivalsa sulla grande delusione della Nazionale agli occhi degli italiani, dovrà soltanto conquistare la promozione in A con la Salernitana. Se farà questo, Salerno gliene sarà grato per tutta la vita».

L’opinione sul gesto di Jallow all’indirizzo dei tifosi in occasione di Salernitana-Crotone

«Tutti noi che abbiamo fatto la storia della Salernitana abbiamo vissuto momenti difficili come Jallow. Salerno vive di calcio, e di conseguenza sei sempre nell’occhio del ciclone. Se commetti un errore, ne paghi le conseguenze. Se vuoi diventare grande a Salerno, devi fare cose grandi. Devi accettare i fischi e le critiche e gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Noi sapevamo che se avessimo fatto grande Salerno, Salerno avrebbe fatto grande noi, e deve essere così anche per i calciatori di oggi».

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