Home Musica 2018: DIECI ALBUM IN ARRIVO

2018: DIECI ALBUM IN ARRIVO

by Lucido Peduto

Il 2018 ha preso ormai il via da una innumerevole quantità di ore e sembra perciò già giusto volgere un rapido sguardo al futuro e stilare una imparziale, seppur esaustiva, lista di 10 album in arrivo durante i dodici mesi che verranno.

In riferimento estemporaneo, la coppia che tutti aspettavano in gara a Sanremo 2018

Sebbene l’entusiasmo -incontenibile, prorompente-  sia in realtà ben custodito per i prossimi progetti di cantanti del calibro di Spagna, Antonella Ruggiero, Viola Valentino, tenteremo ugualmente questo disperato tentativo di distrazione estrema, ignorando in più tutti i dischi già pronti per Sanremo 2018, la cui promozione ha tra l’altro già contribuito ad impazientirci oltremodo. Indi per cui sì, non avremo considerazione di Ron, di Ermal Meta, di Annalisa e, a malincuore, neanche di Ornella Vanoni.

 

EMMA – “ESSERE QUI”

Comeback tra i più attesi, non a caso ne avevamo già parlato qui, siamo stati smisuratamente ben disposti, spinti forse dalla troppa curiosità, nei confronti del nuovo singolo di Emma“L’Isola”, che anticipa il suo nuovo progetto “Essere qui”.

La cover del nuovo album di Emma, che poteva chiamarsi anche “Sul ciglio senza far rumore”.

La realtà dei fatti, però, ci ha infine costretto a considerare la scomoda ovvietà per cui una rilevante base musicale non è di per sé sufficiente a funzionare per tutte le orecchie.
Il tentativo costante della voce della cantante di trasportare l’ascoltatore verso altrove lontani sembra infatti stridere con il testo durante tutta la durata del brano e, in particolare, con alcuni stralci che si rivelano forse troppo generici. “In fila indiana / tu scegli me” sembra ad esempio essere troppo, o meglio troppo poco, anche per gli amanti di ossimori, contraddizioni e vaporosità varie.
“Essere Qui” sarà disponibile dal 26 gennaio, magari per farci cambiare idea contestualizzando meglio il brano nel progetto.

 

Attendiamo impazienti il tutto, sperando che Google gestisca meglio le indicizzazioni a riguardo.

“Essere qui”. Su Google, però, no.

 

FRANCESCA MICHIELIN – “2640”

Abbiamo già analizzato la nuova immagine di Francesca from Bassano in questo articolo e percepito quindi bene il suo nuovo mood etnico, dal bar dell’indiano dal profumo non meglio definito (Vulcano) al mare, dove non solo non abitiamo bensì soltanto lo immaginiamo (Io Non Abito Al Mare), finendo travolti dai ritmi di Tropicale.
Il mondo iperprospettico di Francesca Michielin, tra instabilità emotive varie ed influenze non meglio definibili a metà tra la sua voce tanto composta quanto riconoscibile e la penna indie tutt’altro che eticamente uniforme di Calcutta, è ritornato dal 12 gennaio con “2640”.
La tracklist, colma di curiosi titoli (Tapioca, Lava), brano dopo brano si accompagna ad una fantastica consapevolezza: finalmente un album di una ventenne che parla di cose che vivono quotidianamente i ventenni.

Una chicca twitteriana per pochi intenditori

Posticipiamo la gioia nel regno e i festeggiamenti per ulteriori importanti informazioni tra cui la presenza autorale del già citato Calcutta, di Dario Faini e Tommaso Paradiso.
Vai Francesca, insegnaci l’indie-pop senza essere né indie né troppo pop.

Di seguito “Scusa se non ho gli occhi azzurri” che presenta come unica controindicazione il tracollo emotivo.

 

CARMEN CONSOLI

La cantantessa, come suo solito, preferisce andare in giro per teatri e simili collezionando sold out -e vantandosene come si deve praticamente mai- piuttosto che pubblicare album ogni biennio come industria discografica ormai impone.
La speranza che il suo ultimo lavoro, “L’abitudine di tornare”, non avesse soltanto un titolo a caso non ci ha in realtà mai abbandonati, anzi ci ha ultimamente concitati ancora di più.

Rimpatria, o Carmen.
Che sia per te l’Italia ciò che Zante era per Foscolo.
Che il tuo ritorno non sia solo un becero rumour da cultura pop.
Facci piangere ancora, con quel tono severo, austero, temperante.
Umiliaci.
Sia fatta la tua volontà, come in “Ottobre” così in “Pioggia d’Aprile”.
E non ci indurre all’ascolto di “Muchacha”,
ma riempici di cultura sicula e liberaci dal salvinismo.
Amen.

 

MALIKA AYANE

Il primo singolo dell’ultimo album di Malika Ayane severamente esortava a Non desiderare e noi, obbidienti, siamo stati al nostro posto per un periodo eterno.
Quell’equilibrio può però risultare ormai compromesso senza possibilità alcuna di recupero, perché è iniziata a circolare la voce del nuovo progetto della cantante che sarebbe addirittura pronto per essere rilasciato a breve.
Instagram sembra asserire e, si sa, una foto di Instagram vale quanto una parola del Vangelo.

Il bello di Malika Ayane è che puoi tentare di ricordarla per due volte di fila con gli stessi capelli, ma non puoi riuscirci

 

ALESSANDRA AMOROSO

“Vivere. Vivere a colori. Eh! Vivere! Vivere!”

Con questo immotivato leit motiv che si proponeva lo scopo esclusivo di inculcarvi in testa quella frase per il rimanente tempo di lettura di questa parte di articolo, veniamo alla particolare questione Alessandra Amoroso.
“Vivere A Colori” è stato certificato con tutto il certificabile, premiato con tutto il premiabile, copiosamente umidificato di lacrime disidratando di conseguenza ogni ascoltatore fino allo sfinimento.
Tutto ciò si ripeterà, a quanto pare, da marzo in poi. Perché diciamocelo francamente: Alessandra Amoroso ad ogni album dimostra e conferma la teoria dell’eterno ritorno del presente: non importa che canti “Comunque Andare” o “Difendimi per sempre”, quando torna lei ci si emoziona e si piange a prescindere, in ogni epoca, a cicli immutabili che si ripetono.

L’origine dell’hashtag #sorrideresempre ipercitato da Sandrina

 

LAURA PAUSINI

Per rappresentare adeguatamente la musica italiana nell’ambito del pop più pop non potevamo dimenticare il comeback de “La regina del La Tengo Como Todas”: Laura Pausini. La nostra contadina preferita ha pubblicato una serie di post dalle nature linguistiche molteplici, come d’abitudine, riguardanti la cover del nuovo singolo “Non è detto” in uscita il 26 gennaio. Il titolo sembra banalotto, gli stralci del testo pubblicati in questi giorni sui social pure, quindi sembra fortunatamente tutto nella norma. Riusciremo a non canticchiarla entro metà febbraio? Ovviamente no.
Grazie Laura senza apostrofo, grazie industria culturale, grazie radiofonia italiana, grazie Pippo Baudo.

Taylor Swift,

ci stai osservando?

 

SISTER CRISTINA

Pope Bergoglio non l’ha ancora scritturata per un contratto a tempo indeterminato per farla performare per tutti i secoli dei secoli durante l’Angelus della domenica e le uniche, a loro tempo, che ebbero considerazione nei suoi confronti sono state Madonna ed Alicia Keys in un paio di tweet, dopodiché il vuoto. Il pubblico, quasi allo stesso modo, l’ha recepita per ciò che è effettivamente stata: un rapido fenomeno popolare di larga portata e altrettanto rapida dissoluzione. La Susan Boyle italiana, in un certo senso.
Sarà questo l’anno della conferma di Sister Cristina nel panorama musicale italiano? Riuscirà a trovare non solo un posto nelle varie classifiche di riferimento, ma anche considerazione da qualche collega italiano? Aspetteremo per sempre invano una collaborazione con J-Ax? A quanto pare il 2018 ci risponderà.
Intanto però “Like A Virgin” meritava.

 

COSMO

Non è più possibile pensare, in questo nuovo anno, di continuare ad ignorare l’esistenza di questo spaziale artista, in tensione costante tra tamarritudine discotecara e una ricerca sonora quasi raffinata.
Il suo nuovo album “Cosmotronic” è uscito il 12 gennaio e non possiamo che compiacercene e aprire delle forsennate danze.

 

JOAN THIELE

La domanda più importante che tutti gli ascoltatori di musica dovrebbero porsi è: “Per quale assurdo motivo Joan Thiele non è ancora conosciuta adeguatamente in patria?”.
Ha -in ordine sparso- presenziato al Jova Pop Shop ovvero il temporary store aperto in occasione della pubblicazione di “Oh, Vita!” di Jovanotti, la sua “Save Me” ha goduto di molti passaggi radiofonici e, non per ultimo, il suo profilo instagram è non poco ragguardevole.
Cos’altro deve fare questa ragazza per raggiungere un minimo di notorietà? Passare per Sanremo Giovani o Amici? Essere amica di Fedez o Calcutta? Ribattezzarsi come Giovanna Thiele?
Speriamo che, in questo 2018 carico di aspettative, il suo nuovo album arrivi al più presto, in modo da poter continuare con nuovo materiale la missione di conversione al joanthielanesimo tra le genti.

 

Ci lasciamo indietro un anno capitanato in maniera indiscussa da Ed Sheeran e J-Ax & Fedez.
Sarà questo allora un anno ricco di presenze femminili? Lo si spera fortemente.

Buon ascolto!