Home Sociale Salerno: 12enne costretta a prostituirsi

Salerno: 12enne costretta a prostituirsi

by Benedetta Gambale

Martedì 31 gennaio arriva la raccapricciante notizia di una 12enne del Salernitano costretta dalla madre alla prostituzione. “Non  ho fatto  nulla. Ho fatto quelle telefonate solo perché avevo bisogno di soldi”. Così si difende la 31enne accusata di aver venduto la figlia per denaro. Ma le indagini condotte dai Carabinieri di Battipaglia, coordinati dal capitano Erich Fasolino, hanno accertato questi appuntamenti finalizzati al compimento di atti sessuali in cambio di modeste somme di denaro.

Prostituzione ed estorsione

La stessa donna avrebbe organizzato gli incontri della bambina presso l’abitazione di un anziano. “Volete me o la criatura? Datemi quel che mi potete dare”. Queste trattative sul prezzo sono emerse dalle intercettazioni telefoniche in cui si sente dire dalla minorenne: “Vengo per fare quello che ha detto la mamma”. La donna, oltre ad essere indiziata per prostituzione minorile, è accusata del delitto di estorsione nei confronti di un uomo 47enne, minacciato di riferire alla moglie i loro precedenti incontri. Il Giudice ha nominato un curatore speciale per i danni psicologici della minorenne, affidata ai nonni. Intanto proseguono le indagini per fare chiarezza su quanto avvenuto.

Dati statistici

Emerge dunque uno spaccato di degrado sociale e culturale, una povertà estrema che però non giustifica il gesto compiuto. Aumenta il numero dei minori. Essi sono vittime ma anche autori di questi atti aberranti di violenza. Un universo ambiguo che segnala 513 denunce, 506 procedimenti penali in corso, 21 arresti, 26 casi di violenza sessuale. Nell’81% dei casi le vittime sono bambine e ragazze e spesso l’abuso si consuma tra le mura domestiche. A differenza di quanto si potrebbe pensare, tra i primi molestatori non vi sono gli adulti, bensì i loro coetanei. Si parla di ignoranza emotiva, estraneità di sentimenti ed emozioni, di questione di salute pubblica, ma ciò che fa veramente pensare sono le cifre che continuano ad aumentare, sembra che la cultura della violenza abbia trovato il proprio spazio per  crescere.