Home Socrate al caffè A “Socrate al caffè” con Giovanna Di Giorgio, intervista a Nicola Oddati

A “Socrate al caffè” con Giovanna Di Giorgio, intervista a Nicola Oddati

Carmela Concilio - Socrate al caffè

Alla vigilia del 25 aprile, le polemiche non mancano. Nel mirino ci sono alcune posizioni controverse dell’Anpi e, in particolare, del suo presidente Pagliarulo. Al contrario, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non solo è stato chiaro nel condannare l’invasione russa dell’Ucraina, ma anche nell’affermare che «dal “nostro” 25 aprile – ha detto – viene un appello alla pace. Alla pace non ad arrendersi di fronte alla prepotenza».

Ne ha discusso Nicola Oddati, coordinatore nazionale Agorà Pd, nel corso del consueto appuntamento con Socrate al Caffè. Ai microfoni di Rcs75, con Giovanna Di Giorgio, Oddati ha posto l’attenzione sulle parole di Pagliarulo.

Non ho molto apprezzato le dichiarazioni di Pagliarulo, ma mi sembra che all’interno della stessa Anpi ci siano posizioni diverse. Io credo che, complessivamente, il Governo e l’UE abbiano fatto bene a mettere l’accento sulle sanzioni economiche e sugli aiuti messi in campo in materia di Pace. Chiunque faccia la guerra è nemico della pace ma, citando le parole del presidente Sergio Mattarella, pace non è resa. Nei confronti della Guerra occorrono posizioni nette e forti, non si può semplicemente invocare la pace”.

Nel corso dell’intervista, si è fatto anche riferimento all’imbarazzo di Giuseppe Conte il quale, a 8 e mezzo alla domanda di Lilli Gruber ha nettamente risposto di non essere leader di un partito francese.

Nei panni di Conte avrei risposto in base ai miei ideali. Il punto è che bisogna necessariamente prendere posizione in questioni così delicate. Un Leader politico, a mio avviso, deve avere sempre di fronte ad una domanda, l’onestà di rispondere per quello che pensa. Conte ha palesemente perso l’occasione di dire quello che pensa. Qui c’è anche in ballo una opposizione tra democrazia e sistemi totalitari”.

In merito alla dipendenza energetica dell’Italia rispetto alla Russia, questione ampiamente discussa nell’ultimo periodo, Nicola Oddati sostiene: “Anche in merito alla questione energetica, è bene continuare sulla via dell’indipendenza dalla Russia. Siamo colpevoli di non avere una dose di autosufficienza maggiore, per una politica energetica alternativa. Dovremmo accelerare l’interruzione dei contatti energetici con la Russia. Sarebbe la fonte principale per bloccare questa guerra distruttiva. Politica energetica completamente diversa. Si parla di transizione ecologica, ma anche la transizione energetica deve essere un punto di partenza essenziale. Sono d’accordo con Letta nell’affermare che l’interruzione debba avvenire adesso, senza attendere altro tempo”.

Guarda qui l’intervista completa a Nicola Oddati. 

Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino