di Maria Luisa Rescigno
«Il PD è bravissimo a parlare di donne e di inclusione, poi alla fine sono sempre gli stessi maschi a chiudersi nelle stanze e a prendere le decisioni»: così Anna Petrone, membro dell’assemblea nazionale del PD, commenta il risultato elettorale delle politiche, che l’hanno vista in campo nel collegio uninominale per il Senato di Salerno, e lo scarso numero di donne del suo partito elette. Aggiunge poi sulla legge elettorale: «Fino a quando ci saranno le correnti questa legge elettorale non sarà cambiata».
Ospite di Giovanna Di Giorgio “Socrate al Caffè” su RCS75, Petrone ha parlato delle prospettive future per il PD: «Più che parlare di nomi bisogna rivedere i metodi per affrontare le emergenze attuali. Senza una rigenerazione all’interno del partito saremo sempre punto e a capo, al di là di Schlein e Bonaccini». In particolare, su Schlein commenta: «Con Elly Schlein andremmo verso un partito giovane, sul pezzo anche sui temi ambientali, forse anche un po’ più a sinistra».
Sul suo risultato elettorale nell’ambito di Salerno città (circa 1% in più del candidato alla camera Fulvio Bonavitacola) dichiara: «Il mio voto non era solo un voto di apparato – dice – Questo punto in più lo dovrebbe capire il partito, non per premiare me per determinati meriti, ma dovrebbe cogliere l’occasione per capire che bisogna cambiare approccio». E ancora, sulla sua campagna elettorale e sull’approccio con i cittadini: «Quando alle persone dici la verità e spieghi le cose per quelle che sono, non vedo perché non debbano seguirti».
L’intervista completa: https://www.youtube.com/watch?v=rkrS1nTEPI8&t=27s&ab_channel=RCS75RadioCastelluccio