Home Sport Campionati statunitensi 2019: Simone Biles eroina indiscussa della ginnastica artistica

Campionati statunitensi 2019: Simone Biles eroina indiscussa della ginnastica artistica

by Benedetta Gambale

La ginnastica artistica non è un semplice sport, è prima di tutto arte, basta pensare che è l’unico ad includere questa parola nel proprio nome. Non è solo quello che noi vediamo: un corpo libero eseguito alla perfezione, un esercizio alle parallele impeccabile, assenza di esitazione alla trave. Dietro tutto questo ci sono sacrifici, dolore, sofferenze e soprattutto cadute. La ginnastica artistica richiede coraggio, ti prepara a qualsiasi sofferenza, ti insegna a cadere, a farti male ma a rialzarti, anche se dolorante e con qualche distorsione, ancora più forte di prima e con la consapevolezza che quella caduta sarà il tuo successo. Perché nulla è impossibile!  In questo sport non esiste la paura, ma solo il coraggio di affrontarla. E quando esci da quella  palestra in cui hai trascorso ore ed ore ad allenarti, c’è sempre qualcosa in te di diverso, di migliore.

Simone Biles extraterrestre. Tsukahara e doppio raccolto con triplo avvitamento

Ieri, la 22enne Simone Biles, pluricampionessa olimpica, ha dato una grande dimostrazione al mondo intero. Ai Campionati nazionali statunitensi di ginnastica artistica si è elevata ad eroina! È entrata nella storia di questo sport eseguendo due elementi ritenuti impossibili: lo Tsukahara avvitato in uscita dalla trave e il doppio raccolto con triplo avvitamento al corpo libero. Mai nessuno, nella storia, era riuscito in questa impresa. La Reginetta della Polvere di Magnesio è indiscutibilmente la ginnasta più forte in questo momento. Un po’ come Cristiano Ronaldo e Lionel Messi nel calcio, Simone Biles ha qualità innate imparagonabili a qualsiasi altra ginnasta.

Una ragazza che è riuscita a trasformare la propria infanzia difficile in una vita da favola. Adesso, ancora più determinata, è pronta ad affrontare i Mondiali che si disputeranno a Stoccarda dal 4 al 13 ottobre ed infine la tanto agognata Olimpiade Tokyo 2020.