Home Sport Il salernitano Vincenzo Dolce conquista l’oro nel Settebello

Il salernitano Vincenzo Dolce conquista l’oro nel Settebello

by Benedetta Gambale

La nazionale di pallanuoto maschile lo scorso 27 luglio ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali di Gwangju, in Corea del Sud, per la quarta volta nella storia. Una vittoria straordinaria per una squadra che, soprattutto nella finale giocata contro la Spagna, ha fatto mostra di qualità, controllo del corpo e determinazione. E tra i neo campioni del mondo c’è anche Vincenzo Dolce, pallanuotista salernitano che ha contribuito alla vittoria segnando ben due reti! Una giovane promessa che fin da subito ha tenuto testa agli avversari.

Campione mondiale nel settebello azzurro, grande orgoglio per l’Italia e per Salerno, ricordiamo che sei stato premiato anche dal Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. Quali sono gli insegnamenti e le emozioni che porti a casa dopo questa esperienza?

Con questa vittoria la mia vita è cambiata… sicuramente grazie a questo Mondiale porto a casa un’esperienza unica, positiva e stimolante. Essere Campioni del mondo è qualcosa di incredibile, davvero stupendo. Solo ora realizzo e capisco quanto un successo del genere si possa raggiungere solo costruendolo con dedizione ed impegno, di certo non arriva per fortuna o per caso. E tutti i sacrifici che si fanno in passato servono a questo.

Due reti sono state segnate proprio da te. Qual è stata la preparazione dietro questo grande successo?

Sì due reti in finale… sono contentissimo di aver contributo in questo modo. Ci siamo allenati duramente per tutta l’estate proprio per arrivare alla finale in forma e direi che ci siamo riusciti.

Quali sono stati i momenti più emozionanti, di esaltazione e sconforto di questo lungo percorso?

Sicuramente tra i momenti più esaltanti non posso non citare i quarti di finale con la Grecia! Abbiamo affrontato una partita pesantissima ma alla fine l’impegno e la determinazione ci hanno premiato. Mentre tra quelli di sconforto ricordo il girone del mondiale perché non giocavamo al 100% delle nostre potenzialità.

In una squadra sono importanti l’unione e la determinazione per arrivare al risultato sperato. Soprattutto, ognuno di voi ha qualità diverse rispetto agli altri. In questi mondiali siete riusciti a trovare il giusto equilibrio che vi ha portato al risultato sperato. Quali sono le priorità che bisognerebbe privilegiare per conseguire la vittoria?

Come hai detto tu siamo molto uniti. Penso che per conseguire una vittoria sia importante tutto, ci sono diverse componenti, da quelle fisiche a quelle psicologiche, che devono ben combinarsi. L’Italia, si sa, ha dei giocatori formidabili. L’unico problema, forse, è stato proprio che negli ultimi anni non c’era mai stata una squadra vera. Adesso c’è! Ognuno di noi si aiuta a vicenda e questo spirito di squadra è molto importante perché permette di raggiungere con più stimoli l’obiettivo finale.

A chi dedichi questa medaglia?

La dedico a tutta la mia famiglia, sopratutto a mia madre che mi aiuta da sempre. Poi a tutti i miei amici ed ex allenatori che hanno creduto in me.

Come ti sei avvicinato a questo sport?

Grazie ai miei zii! Da piccolo avevano notato che nuotavo bene e mi hanno subito iscritto in piscina. Il nuoto, però, non mi piaceva davvero, era troppo noioso. Così ho provato pallanuoto.

Ci sono degli sportivi a cui ti ispiri?

Beh ce ne sono davvero tanti… però penso che il migliore sia Michael Jordan.

Quali sono le ambizioni e gli obiettivi futuri?

Sicuramente fare un’altra bella stagione con la mia squadra di club e poi provare ad andare alle Olimpiadi, questo è il mio sogno.