Istituita nel 1979 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata Mondiale del Turismo celebra valori non solo economici, ma anche economici e ambientali, nel rispetto delle tradizioni dei popoli. Ferme dal 2019 a causa della Pandemia che abbiamo attraversato (e si spera, quasi sconfitto), le celebrazioni quest’anno raggiungono il loro 42esimo anno di vita. Il turismo al servizio della crescita inclusiva è il tema del 2022, che verrà commemorata in un Costa d’Avorio, meta scelta come richiamo all’inclusività e per sottolineare la capacità che ha il turismo di garantire che nessuno venga lasciato indietro.
L’Italia, dal canto suo, si riconferma Regina indiscussa tra le mete turistiche scelte annualmente da turisti di tutto il mondo. Tradizioni, natura, cucina e folklore impreziosiscono gli itinerari di milioni di viaggiatori i quali, ogni anno, scelgono di trascorrere le vacanze nella nostra amata penisola.
Dietro alla bellezza delle mete turistiche, però, si cela un vero e proprio settore messo in ginocchio, negli ultimi anni, dalle misure restrittive messe in atto per frenare i contagi da Covid-19. Come ha sottolineato il segretario generale ONU, António Guterres, nel suo messaggio per il World Tourism Day:
“Il turismo continua a soffrire enormemente a causa della pandemia di Covid.19: nei primi cinque mesi di quest’anno, gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti di uno sbalorditivo 95% in alcune parti del mondo e le previsioni suggeriscono una perdita di oltre 4 trilioni di dollari del PIL globale a fine 2021. Questo è un grande shock per le economie sviluppate, ma per i Paesi in via di sviluppo è un’emergenza”.
L’anno di pandemia da Covid-19 ha avuto un grosso impatto sociale ed economico, mettendo a dura prova l’intero settore, ma per fortuna il 2021 è stato un anno di ripresa per il turismo e siamo convinti che continuerà a crescere sempre di più.
