Home Attualità La Russia blocca l’utilizzo di Facebook ed Instagram

La Russia blocca l’utilizzo di Facebook ed Instagram

by Mario Marrazzo

La battaglia dei social va avanti. Dopo aver annunciato che saranno consentiti post e messaggi d’odio contro i russi per la guerra in Ucraina, Instagram e Facebook vengono bloccati in Russia. Lo ha annunciato la Roskomnadzor, l’Authority russa per le comunicazioni e i media: lo stop ai social di Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg, è avvenuto ieri a mezzanotte. L’unico servizio di Meta ancora attivo è WhatsApp, che non subirà l’oscuramento da parte del Cremlino

Tutto è iniziato venerdì 11 marzo, quando l’agenzia stampa Reuters ha rivelato che Meta ha temporaneamente modificato le regole dei social sull’incitamento all’odio, permettendo a chiunque di pubblicare messaggi e post violenti contro la Russia nel contesto dell’invasione in Ucraina. “Come risultato dell’invasione russa dell’Ucraina, abbiamo temporaneamente concesso forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole come discorsi violenti verso gli invasori russi“. Così si legge nella nota di un portavoce di Meta, riportata dall’agenzia Reuters. In seguito alla decisione di Meta, subito l’ambasciata russa negli Stati Uniti ha chiesto alle autorità di “fermare le attività estremiste di Meta e prendere misure per portare i responsabili di fronte alla giustizia. Gli utenti di Facebook e Instagram – si legge nel comunicato dell’ambasciata russa condiviso anche su Twitter – non hanno dato ai proprietari di queste piattaforme il diritto di determinare i criteri della verità e di mettere le nazioni l’una contro l’altra”.

L’ufficio del procuratore generale russo ha chiesto che Meta e tutte le realtà che rappresenta (Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger, etc.) vengano riconosciute come “organizzazione estremista“. “Quello che Meta sta facendo è chiamato ‘incitamento all’odio razziale‘ che nella legislazione russa si qualifica come estremismo”, ha dichiarato il vicecapo del comitato russo sulle tecnologie e le comunicazioni, Anton Gorelkin. Così il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg, in relazione alle richieste illegali di omicidio e violenze contro cittadini della Federazione russa.

Questo blocco risulta un disagio per 1 russo su 3, milioni di utenti non sono ora in grado di aggiornare i loro account.