Home Musica LE CANZONI DEL MESE: FEBBRAIO 2018

LE CANZONI DEL MESE: FEBBRAIO 2018

by Lucido Peduto

“Le canzoni del mese”, rubrica mensile di Radio Castelluccio dalla definizione che l’intera titolistica italiana invidia, ritorna coraggiosamente anche per febbraio per selezionare, con la consueta cura, le composizioni melodiche che hanno accompagnato il vostro apparato uditivo durante questo carnevalesco mese. Canzoni provenienti dal Festival della Canzone Italiana (con l’apposita sezione dedicata) e non solo costituiranno una lista tale per cui la vostra insoddisfazione sarà esclusivamente riconducibile alla decisione di votare Salvini. O sostenere Casapound.

Procediamo indomiti, quindi, ai brani scelti:

SOLO E’ SOLO UNA PAROLA – Tiziano Ferro

“Il Mestiere Della Vita”, album uscito in Italia e in Spagna, è stato solo certificato cinque volte disco di platinosolo rieditato nella versione urban e acoustica in tempi recenti. Tiziano nazionale però, preferisce in ogni caso cantare che “Solo è solo una parola”, e noi ci permettiamo di aggiungere: “forse anche parecchio ambigua” (se decontestualizzata da ambiti sentimentali).
Se i giochi di parole arbitrari riferiti a questo entusiasmante lemma vi interessano poco, procedete pure alla visione del relativo videoclip, che vede tra l’altro come guest star Violante Placido. L’attrice, a seconda delle scene, rincorre, viene rincorsa o si divincola affannosamente dalla stretta del cantante.
Caro Gaetano Morbioli, potevi fare uno sforzo d’immaginazione.

 

BIANCO, NERO E GRIGIO – Annalisa

Non è ancora possibile avere un parere oggettivo circa l’influenza di Michele Canova Iorfida sugli ultimi lavori di Annalisa.  Non si nasconde, anzi, un certo senso di confusione generale.  “Il Mondo Prima Di Te”, terzo posto a Sanremo, è una ballad molto intensa e coinvolgente, mentre “Bye Bye”, relativo album uscito una settimana dopo la kermesse, un confuso accumulo di parole ed elettronica, ennesimo spreco di una tecnica indiscussa.
“Bianco Nero e Grigio”, singolo promozionale, ci ha comunque lasciato qualcosa in questo pungente febbraio. Forse la sempre viva speranza di riuscire ad ascoltare, prima o poi, una canzone degna della cantante di Savona.

 

PRATICA – Mecna

Per un interprete che ha intitolato un proprio album “Lungomare Paranoia” non puoi non covare, quasi a prescindere, una stima esagerata.
Mecna, nome d’arte di Corrado Grilli, propone in “Pratica”, primo singolo dell’album in uscita, una versione molto più matura e convincente dell’hip-hop elettronico cui ci ha abituato.
Il testo, la musica, un’intera complessità ridotta all’essenziale lasciano un solo grande quesito: cosa ne penserebbe Sangiorgi Giuliano di queste emozioni da testi semplici?

 

PESTO – Calcutta

Calcutta, che non ha bisogno certo di introduzioni, sa sempre come riproporre l’ormai leggendario stato di allucinazione provocato dall’ascolto di canzoni indie, tra fasi di disprezzo, conquista e sottomissione totale.
Se prima, nei luoghi pubblici, eravate improvvisamente presi dall’impeto incontenibile di intonare “Io non vogliooo che ti fumi l’erbaaa”, citando “Santamaria” dei Canova (no, non di Eva Henger), ora vivrete la stessa impetuosità con “Ueeeeeeee deficente”, aulica citazione tratta da “Pesto”. L’unica consolazione potrebbe essere l’abbraccio sincero di un adolescente che passa di lì per caso, magari con un look un po’ hipster-clochard.

 

MARTELLI – Gazzelle

Per rimanere nei contenuti più amati dell’indiependenza, ovvero quelli dell’imperante nonsense, non poteva mancare “Martelli” di Gazzelle.
Se in “Meltinpot”, il cantante preferiva buttarsi giù dall’elicottero, in questo brano la citazione catchy è “Oggi mi sparo in testa”.  Tutto regolare.

 

1950 – King Princess

Prodotto dalla stessa autrice, con l’aiutino di Mark Ronson, King Princess presenta come suo primo singolo assoluto “1950”, una canzone d’amore dal ritmo adatto per un delicato e graduale risveglio dal torpore invernale.

 

NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN – Cesare Cremonini

Senza dubbio la perla tra le perle di “Possibili Scenari”, ne abbiamo già abbondantemente parlato in questo articolo. Recuperatelo.

 

MOON RIVER – Frank Ocean

Febbraio, mese di San Valentino. Non potendo ignorare la ricorrenza, la si celebra con la versione di “Moon River” di Frank Ocean.

 

SPIEGAMI – Federico Baroni

Federico Baroni, che a Roma fa l’artista di strada, nell’ultima edizione di “Amici” ha abbandonato la scuola dopo una sfida causata da un provvedimento disciplinare. Non che si fosse distinto per chissà quali immediati talenti, ha comunque in seguito pubblicato l’inedito “Spiegami”, con tanto di videoclip.
Percepirete, sì, una certa sensazione da canzone destinata all’ascoltatrice media di Benji e Fede, ma non potrete ignorarne ugualmente un certo fascino impalpabile. Merito forse di Camihawke nel video? Fingiamo di non conoscere affatto la relativa risposta affermativa, citando anche la presenza di Michele “Bird” Merlo.

 

CANZONI DAL FESTIVAL: i vincitori e i brani degni di nota

Ultima, ma solo perché già abbondantemente trattata, ecco di seguito la sezione Sanremo con i brani che hanno partecipato al Festival del divino Baglioni:

NON MI AVETE FATTO NIENTE – Ermal Meta e Fabrizio Moro

Partiamo dai vincitori del Festival. Tutto è già stato scritto, detto, “rifatto”. In ipotesi, non resterebbe che ascoltare la canzone, dal videoclip già “eurovisioniano”.
Furbacchioni, su tutti i fronti.

 

UNA VITA IN VACANZA – Lo Stato Sociale

La satira de Lo Stato Sociale fatta di un brano con, sostanzialmente, una lista di professioni varie, non ha avuto praticamente nulla da invidiare ai vincitori ufficiali Ermal Meta e Fabrizio Moro.
Si potrebbe anche tranquillamente presupporre che se, d’un tratto, si fosse deciso di spedire loro a Lisbona per l’Eurovision Song Contest 2018, pochi se ne sarebbero accorti.
Impiegate pure tutta la renitenza di cui siete capaci, spegnete le radio (è prima in classifcia airplay), non aprite iTunes (è la canzone più scaricata), ma non riuscirete a resistere per sempre alle lusinghe di quel bel vedere di Paddy Jones.
Siete avvisati.

 

IL BALLO DELLE INCERTEZZE – Ultimo

Lo stato di gratitudine al festival di Baglioni per aver presentato Ultimo al grande pubblico fatica ancora ad estinguersi. “Il Ballo Delle Incertezze”, tratto dall’album “Peter Pan” e brano vincitore della categoria Giovani, è davvero una canzone necessaria, urgente, vera.

 

IMPARARE AD AMARSI – Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico

Nonostante la distanza al milione di visualizzazioni del videoclip ufficiale sia ancora rilevante, il brano resiste ancora in classifica nella top30 e fa meglio di molti altri artisti già relegati nel dimenticatoio.

 

ADESSO – Diodato & Roy Paci

La bellezza percepibile del fare musica solo per fare musica. Nessuna promozione, nessuna mossa di recupero dell’immagine non solo  non sminuiscono chi “strumentalizza” il Festival, ma di certo rendono ben distinguibile e ancora più apprezzabile la piccola perla che è “Adesso”.

 

COSÌ SBAGLIATO – Le  Vibrazioni

Un posizionamento tutt’altro che vantaggioso non ha affatto bloccato la vita radiofonica di Francesco Sarcina e le sue Vibrazioni. “Così sbagliato”, che dopo la prima esibizione al Festival di Sanremo non avrebbe ricevuto un soldo, ha convinto con più ascolti.

 

Vi sentite appagati? Se la risposta è negativa, rileggete l’inizio di questo articolo.
Appuntamento a marzo con le nuove “Canzoni del mese”.
Buon ascolto!