Home Musica “NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN”: video e testo del secondo singolo di Cesare Cremonini

“NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN”: video e testo del secondo singolo di Cesare Cremonini

by Lucido Peduto

Ci sono canzoni destinate a non passare inosservate, questo si sa, proprio come si sa che sarebbe preferibile, in pura ipotesi, che un articolo non inizi enunciando banalità.
Ci sono canzoni che -dicevamo- lanciano con precisione a chi le ascolta la percezione di essere dinanzi ad una creazione introducibile, senza particolari problematiche, nella colonna sonora della propria esistenza. Parole, melodia, ritmo, niente sembra inadeguato, stonato, discutibile. Insomma, niente sembra ricordare Tommaso Paradiso.
Ci sono canzoni che, forse, sono proprio questo: una meravigliosa costruzione di nostalgia, illusioni ed altre sensazioni simili che si rivelano piacevoli soltanto se tradotte in musica.

Un patriottico Cremonini mentre dimostra una riconoscibile vicinanza cromatica alla Russia

Rientra in questa categoria, senza dubbio alcuno, “Nessuno vuole essere Robin”, secondo singolo di Cesare Cremonini estratto dall’album “Possibili Scenari”. Già dal titolo, che ben si inserisce in quello spazio di confine tra surreale e concreto cui il cantante bolognese ci ha abituati, si evince la volontà di narrazione di qualcosa di totalmente diverso rispetto alle atmosfere emerse in “Poetica”, precedente singolo -di cui avevamo parlato già qui– dal fortunato successo color platino. Brano il cui videoclip è ancora ricordato come l’unico in cui il cantante non bacia con francesismi ed eleganza una modella scritturata lì per caso. Di seguito il video di approfondimento alla questione:

“Nessuno vuole essere Robin”: una descrizione odierna dei rapporti umani

“Nessuno vuole essere Robin” è una riuscita descrizione dei rapporti umani in un’ottica contemporanea, fatta di necessità estrema di comunicazione (“Fammi un’altra domanda // che non riesco a parlare), affermazioni tanto sentite quanto quasi patetiche (“Se ti dicessi che mi manca il tuo cane, ci crederesti?”) ed altrui ostentazioni di dubbia efficacia (“E quanti inutili scemi per strada o su facebook, che si credono geni, ma parlano a caso”).
Immagine dopo immagine, nonostante rimanga tra le righe quella certezza per cui l’ambizione alla perfezione ci conduca in ogni caso all’infelicità, Cesare ci lascia anche accarezzare l’idea che tutto sembra perdere un po’ del suo significato se associato a tutte le manie di grandezza dei giorni nostri che, se da una parte ci rendono in apparenza degli eroi, dall’altra  non fanno nient’altro se non rafforzare le nostre fragilità personali.
Proprio così sembra essere più chiaro che, non soltanto nessuno vuole essere Robin, bensì probabilmente nessuno riesce neanche a diventare Batman.

“Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli?
Tutti col numero 10 sulla schiena e poi sbagliamo i rigori?
[…]
Passiamo le notti aspettando una sveglia,
ci prendiamo una cotta per la prima disonesta
complichiamo i rapporti come grandi cruciverba.”

In estrema sintesi dunque, questo brano è indicabile come risposta definitiva a tutte le coppie in terapia da qualche specialista.

Al di là delle interpretazioni personali, ecco di seguito l’autorevole descrizione del cantante:

Moltissimi di voi me lo hanno chiesto. “Nessuno vuole essere Robin” è nata durante l’inverno scorso, in una sera delle tante, tantissime, passate a ossessionarmi sulle luci musicali da seguire per la composizione del nuovo album. La chitarra. Una voce amata, al mio fianco. Non ricordo bene quale fosse l’argomento, mi parlava da un po’. Sembrava soffrire, ma non la sentivo, ero già entrato nel mio mondo: quello con un cartello luminoso che mi copre la faccia e dice: “sto scrivendo”. Immagino sia molto fastidioso starmi di fianco, perché in quei casi non sono più molto presente.

Mi rifugio totalmente dentro di me e addio. La sua voce comunque non mi accarezzava, andava e veniva, così ho iniziato a sentire che per me era troppo. Ecco la fuga, lì a portata di mano. Sono uscito dalla finestra e ho iniziato a volare lontano, fino a un’altra città, un altro pianeta, un’altra via, un’altra casa. Eccomi davanti al portone di una donna perduta. Davanti al rifiuto di una felicità ovvia. Meritata. Mai avvenuta.

Come mai sono venuto stasera? Bella domanda. Ero lì per cercare rifugio. Shelter from the storm. Dentro a questa canzone, io credo ci sia tutto quello che ho perso e non ritrovato. Il rifiuto che si compie con la scusa del cane apre un’altra porta. A voi camminare questa canzone. È bellissimo quando il pubblico vive fianco a fianco del protagonista di una canzone. Spero possa diventare un rifugio, un riparo anche per tutti voi. È uno di quei brani che scrivi una volta sola, o due, negli anni. E questo nuovo album ha la fortuna di portarlo in grembo. Ho continuato a scrivere ininterrottamente fino alla fine. “Nessuno vuole essere Robin” è nata in 10 minuti.

“Nessuno vuole essere Robin” ha anche raggiunto un altro piccolo traguardo: infatti è una delle poche canzoni che possono vantare il primato di essere state inserite in programmazione dalle radio con due giorni d’anticipo.
Evento così allegramente descritto dallo stesso cantante su instagram, con tanto di anteprima del videoclip:

Tutte le radio hanno iniziato già a programmare #NessunoVuoleEssereRobin con due giorni di anticipo. È bello quando succede! C’è chi sostiene che un brano debba essere facile e “radiofonico” per essere un buon singolo. Ma molti dimenticano che le radio sono fatte anche loro da persone. Nelle radio, come nelle TV, come nelle sedi dei giornali, dei siti che leggiamo, si lavora, si vive e si muore di passione, ci si innamora tra colleghi e si soffre, si ha paura e si ride, ci si consola e probabilmente si fa sesso nei bagni come in tutti i posti del mondo! Se una canzone si porta sulle spalle qualcosa che è di tutti, se ha questo pregio, se possiede un’anima popolare, allora non c’è alcun ragionamento da fare: è un grande singolo. Questo è uno dei segreti della musica. ???? (Ergo: facciamo sesso nei bagni!). ???? W Robin. #NessunoVuoleEssereRobin #PossibiliScenari #CremoniniSTADI2018 #????????????

Un post condiviso da cesarecremonini (@cesarecremonini) in data:

Guarda il video ufficiale di “Nessuno vuole essere Robin” e leggi il testo della canzone

 

Come mai sono venuto stasera, bella domanda
Se ti dicessi che mi manca il tuo cane ci crederesti?
Che in cucina ho tutto tranne che il sale me lo daresti
C’ho una spina in gola che mi fa male, fa male, fa male
Fammi un’altra domanda che non riesco a parlare
Quel che vorrei dirti stasera è…
non ha importanza.

È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo
Quando il cielo è silenzioso e mi nevica dentro
Se giurassi di dormire con te non toccarti, toccarti, toccarti

Ma certo puoi dormire col cane
Sai quanta gente ci vive coi cani e ci parla
Come gli esseri umani
Intanto i giorni che passano accanto li vedi
Partire come treni che non hanno i binari
Ma ali di carta e quanti inutili scemi
Per strada o su Facebook
Che si credono geni
Ma parlano a caso mentre noi ci lasciamo di notte
Piangiamo e poi dormiamo coi cani

 

Ti sei accorta anche tu
Che siamo tutti più soli
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin

 

È certo che è proprio strana la vita e ci somiglia
È una sala d’aspetto affollata e di provincia
C’è un bambino di fianco all’entrata che mi guarda
E mi chiede perché

Perché passiamo le notti aspettando una sveglia
Ci prendiamo una cotta per la prima disonesta
Complichiamo i rapporti come grandi cruciverba
E tu mi chiedi perché
Fammi un’altra domanda che non riesco a parlare

 

Sai quanta gente sorride alla vita e se la canta
Aspettando il domani, intanto i giorni che passano accanto
Li vedi partire come treni che non hanno i binari eppure vanno in orario
E quanti inutili scemi per strada o su Facebook
Che si credono geni ma parlano a caso
E mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani

 

Ti sei accorta anche tu
Che siamo tutti più soli
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin

 

Come mai sono venuto stasera
Come mai sono venuto stasera
Bella domanda

 

Buon ascolto!