Solare, energica e dalla voce inconfondibile. La nota cantautrice salernitana Luna Palumbo prosegue a testa alta l’ascesa nel mondo musicale perfezionando quotidianamente la sua scrittura e il suo stile grazie al supporto di grandi Maestri. Quando calca il palcoscenico è impossibile resistere al suo entusiasmo e alla sua verve. Le basta un microfono per emozionare il suo pubblico!
I suoi successi
La giovane cantautrice è conosciuta soprattutto per la partecipazione nel 2014 al talent show “The Voice of Italy” in cui catalizzò su di sé l’attenzione dei quattro giudici (J Ax, Noemi, Piero Pelù e Raffaella Carrà) grazie al suo carismatico talento. Da quell’esperienza ha iniziato un percorso di grande maturazione professionale lavorando con il Maestro Mogol e, successivamente, con Giuseppe Anastasi, nota firma di molti successi della cantante Arisa.
Voce inconfondibile anche di Radio Rcs75, oggi vanta più di 20 milioni di visualizzazioni, 4 tour live ed un album, “Sopravvalutata”, anticipato dai singoli “Casomai” e “Sopravvalutata”.
Da Salerno a New York
E questo sarà un anno ancora più ricco di soddisfazioni! Insieme a soli altri 4 cantanti italiani, Luna Palumbo è stata scelta dai direttori artistici Cesare Rascel e Beppe Stanco per rappresentare l’Italia in America, in occasione della XXII edizione del “Festival della Canzone Italiana di New York”, che si terrà il 13 ottobre al Master Theatre di Brooklyn e sarà trasmesso in mondovisione da Rai Italia.
“Questo è davvero un evento importante per me – spiega Luna Palumbo – per la mia carriera e per la mia sete di avventura. Vorrei non lasciare nulla al caso, questa volta, essere convinta di ogni scelta che farò, dalla canzone che porterò alla me che salirà su quell’aereo. Sono cresciuta e ho tutta l’intenzione di far arrivare in America quella che sono diventata“.
Alla scelta del vincitore contribuiranno Fausto Leali e Clementino. Una gara che vedrà la prima esecuzione del singolo apripista del prossimo album della cantautrice.
“Ho cominciato a scrivere nuove canzoni dopo l’esperienza del CET di Mogol – continua Luna – sono tornata a casa stordita, come quando metti piede a terra dopo un lunghissimo viaggio in auto e ti sembra così strano lo stare in piedi, il camminare e tutti i movimenti corporei che normalmente fai senza pensare. Ho scritto senza sosta quei giorni e poi mi sono fermata per mesi e mesi. Ho ricominciato, preda delle emozioni e mi sono alienata per altri mesi. La mia scrittura è così. Io sono così. Alterno momenti di piena a momenti di siccità. Io scrivo quando ne ho bisogno e quando ho qualcosa da dire. Nel mio prossimo album c’è tutto questo. La mia verità“.
