Home TecnologiaCultura Digitale Prime Day da record: Amazon in continua innovazione. Gorillas abbadona il mercato italiano. Smartworking: professioni digitali in crescita. Novità nel mondo dei social: TikTok testa un feed shop

Prime Day da record: Amazon in continua innovazione. Gorillas abbadona il mercato italiano. Smartworking: professioni digitali in crescita. Novità nel mondo dei social: TikTok testa un feed shop

by Giuseppe Noschese

Numeri senza precedenti: il Prime Day batte ogni record. Amazon lancia un nuovo servizio e punta sul food delivery. Gorillas, start up del quick commerce, ha infatti avviato la procedura di licenziamento per i 540 lavoratori italiani. Le limitazioni causate dalla pandemia hanno rivoluzionato il mondo del lavoro: lo SmartWorking è tutt’altro che un’eccezione. Tante novità nel mondo dei social: la sfida di TikTok nei confronti di Instagram e Facebook, il social del momento testa un feed Shop, mentre Instagram lancia il proprio “Creator Marketplace”. E tantissime altre imperdibili novità.

Prime Day: mai visti numeri così! Amazon lancia Store Analytics e inizia la sua collaborazione con JustEat

Amazon continua a sorprendere tutti: non solo un Prime Day strabiliante, il colosso dell’eCommerce fondato da Jeff Bezos promuove un nuovo servizio di analisi dati chiamato Store Analytcs e avvia un’importante collaborazione con JustEat.

Amazon da record: venduti 100 mila prodotti al minuto, mai visto un Prime Day così!

Il Prime Day di Amazon per i clienti di Amazon Prime è senza dubbio l’evento più atteso dell’anno grazie alla moltitudine di offerte irripetibili a cui è impossibile resistere. Tra sconti e promozioni esclusive, come ogni anno, anche nel 2022, Amazon non delude i suoi amati clienti, ma stavolta in 48 ore registra numeri senza eguali: con 300 milioni prodotti acquistati e 1.7 miliardi di dollari risparmiati, il Prime Day 2022 tra il 12 e il 13 luglio batte ogni record e diventa così il migliore nella storia dell’e-commerce di Amazon.

In tutto il mondo i click dei sempre più impazienti clienti Prime non si sono fatti di certo attendere, tanto che l’apice degli acquisti è stato riscontrato già durante il primo giorno del Prime Day, precisamente tra le 18:00 e le 19:00 del 12 luglio 2022.

Tra categorie dei prodotti più acquistati dai clienti Prime ritroviamo decisamente i dispositivi Amazon, tra cui le Fire Tv, gli Echo e le videocamere Blink, seguono l’elettronica di consumo e articoli per la casa tra cui prodotti per la cucina di Rachael Ray, Le Creuset e Hamilton Beach. La categoria della cosmetica non è da meno e in particolar modo sono i prodotti dei marchi di bellezza premium, tra cui Laneige e NuFACE, ad essere i più venduti. Tra i più acquistati dai clienti Amazon Prime vi sono anche i prodotti per bambini: pannolini e salviette di Pampers e Honest e giochi interattivi ed educativi quali VTech e Leapfrog. Nella categoria dell’abbigliamento e degli accessori spicca Levi’s, mentre tra i prodotti alimentari per animali i più acquistati sono Nutro, Temptations e Greenies.

I prezzi estremamente competitivi hanno dunque permesso anche quest’anno ai clienti di Amazon Prime di approfittare degli “incredibili risparmi” che Doug Herrington, CEO di Amazon Worldwide Stores, come lui stesso ha dichiarato, è stato “entusiasta di offrire”. A beneficiare del miglior Prime Day della storia di Amazon non sono stati però soltanto i clienti Prime, è bene sottolineare infatti che il Prime Day del 2022 batte ogni record anche per i partner di vendita di Amazon, tra cui principalmente piccole e medie imprese.

fonte: Techprincess.it / tecnoandroid.it

Store Analytics: il nuovo servizio di Amazon che analizza i dati degli acquisti in negozio

Amazon, da sempre attento a rendere impeccabile l’esperienza di acquisto di ogni suo cliente, punta la sua lente di ingrandimento ancora una volta sugli acquisti in negozio e delinea l’innovativo servizio di analisi dati chiamato Store Analytics. Questo servizio sarà attivo negli Stati Uniti all’interno dei negozi Amazon Go e Amazon Fresh in cui, grazie alla tecnologia Just Walk Out e al carrello tecnologico Amazon Dash Cart, è già possibile acquistare prodotti in modo efficiente e veloce, ma, con l’introduzione di Store Analytics, l’esperienza di acquisto in negozio avrà una marcia in più.

Il nuovo servizio di analisi dati di Amazon dà infatti la possibilità ai marchi di avere informazioni approfondite, ma pur sempre nel rispetto della privacy degli acquirenti, sul percorso di acquisto dei loro prodotti e dunque su come questi vengono scoperti, considerati e comprati. Tali informazioni non comprendono in alcun modo i dati personali dei clienti, sono infatti un raggruppamento di generalità anonime, come ad esempio la percentuale della frequenza con cui un determinato prodotto è stato tolto dallo scaffale e se tale articolo è stato o meno acquistato. Ad ogni modo sono queste informazioni che, attraverso il consenso dell’acquirente, vengono archiviate, associate, rese anonime e successivamente trasferite ai marchi per consentire ai negozi un migliore assortimento e una immediata disponibilità dei prodotti più acquistati, ma anche per lo sviluppo di attività di pubblicità e promozione sempre più mirate e pertinenti.

Per ogni acquirente è ovviamente possibile scegliere di non condividere i propri dati con Store Analytics senza però rinunciare alla tecnologia Just Walk Out e Amazon Dash Carts all’interno dei negozi Amazon Go e Amazon Fresh.

 fonte: aboutamazon.com

Amazon punta sul food delivery: nuova partnership con Just Eat Takeaway

L’accordo tra Amazon e Just Eat Takeaway si è concluso negli Usa: a partire dal 6 luglio 2022 tutti gli utenti Amazon Prime potranno usufruire per un anno di un abbonamento gratuito a Grubhub, azienda controllata da Just Eat, leader nel food delivery negli Usa.

Dunque, il colosso dell’eCommerce fondato da Jeff Bezos si è assicurato il diritto di acquisire una quota del 2% di Grubhub+ di Just Eat Takeaway.com, un accordo, questo, che viene rinnovato in maniera automatica ogni 365 giorni, salvo che Amazon oppure Grubhub decidano di porvi fine. 

L’idea di dare la possibilità ai clienti Amazon di avere consegne gratuite illimitate presso una moltitudine di ristoranti, secondo gli analisti, è sicuramente alla base di un nuovo modo per attirare sempre più clienti, oltre che a rafforzare la posizione del servizio. Le novità però non si fermano qui, Amazon si sta focalizzando sempre più sull’aspetto ambientale: per la prima volta nel Regno Unito i corrieri utilizzeranno biciclette elettriche oppure effettueranno le consegne a piedi. Il tutto rientra all’interno del più grande obiettivo di rendere la metà delle spedizioni a zero emissioni entro il 2030 e il 100% entro il 2040.

fonte: ilsole24ore.com

Gorillas abbandona il mercato italiano: licenziamento per 540 dipendenti

 Nata in Germania nel 2020 durante la pandemia, Gorillas, start up del quick commerce, a poco più di un anno dal suo arrivo a Milano decide di “concentrarsi su altri mercati più redditizi”, quali Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Stati Uniti (New York City), e di conseguenza sigla l’addio al nostro Paese.

Nel 2020 le limitazioni drastiche causate dalla pandemia hanno  aumentato il valore dell’azienda specializzata nella consegna di generi alimentari a circa 3 miliardi, ma, con l’allentamento delle restrizioni, la spesa a domicilio perde il suo carattere di essenzialità. Di conseguenza Gorillas, presente anche a Roma, Torino, Firenze e Bergamo, si è trovata costretta a ridefinire i suoi piani: il mercato italiano non è più tra questi. L’azienda ha infatti avviato la procedura di licenziamento per i 540 lavoratori italiani: oltre ai rider, restano a casa anche 75 dipendenti a tempo indeterminato, compresi due manager.

Tale vicenda – sottolinea Fit-Cisl – mette in luce la mancanza di regole da parte delle piattaforme di food delivery che si sono insediate nel nostro Paese e riapre l’aspro dibattito sulla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.

fonte: ilsole24ore.com

Il lavoro da casa non è un’eccezione: crescono le professioni digitali

Le restrizioni della pandemia hanno costretto il mondo a riorganizzarsi in maniera tempestiva a livello lavorativo e ad oggi lo SmartWorking non è più un’eccezione. Emerge, infatti, da una nuova indagine condotta da McKinsey, che più della metà dei lavoratori statunitensi può lavorare dove vuole almeno un giorno alla settimana, mentre il 35% dei dipendenti dei più svariati settori ha la possibilità di lavorare da remoto fino a cinque giorni alla settimana. Grazie a questa indagine viene messo in luce in particolar modo come l’87% dei lavoratori, nel momento in cui hanno potuto scegliere se lavorare o meno da casa, hanno deciso di imboccare la strada del lavoro flessibile e, ad oggi, circa 90 milioni di lavoratori statunitensi lavorano da casa.

Cosa succederà, dunque, nel futuro del mondo lavorativo? Considerando i dati emersi dalla ricerca focalizzata sulle Nuove Professioni dell’Osservatorio Nuove Generazioni, realizzata dai Giovani Imprenditori di Confcommercio, nei prossimi dieci anni si assisterà ad una forte crescita dei posti di lavoro nell’ambito informatico-tecnologico, nelle aree connesse al marketing e al digitale e infine all’interno dei settori maggiormente legati alla sostenibilità. Non bisogna sottovalutare inoltre la sfera dei videogiochi, settore che, secondo una ricerca di Ampere Analysis, si è espanso del 26% durante la pandemia ed è cresciuto costantemente a partire dal 2015; un mercato, quello dei videogiochi che, considerando il metaverso e i suoi futuri sviluppi, è destinato ad espandersi sempre di più.

fonte: mckinsey.com / cnbc.com

TikTok sfida Instagram e Facebook: testa un feed Shop 

Non è un segreto che grazie a TikTok molti marchi abbiano avuto l’opportunità di farsi conoscere da un pubblico molto ampio, ecco che, allora, la sempre più celebre piattaforma video decide di seguire le orme di Instagram e di Facebook iniziando a sperimentare una scheda “Shop”.

La scheda dello Shop sembra essere localizzata nella schermata iniziale dell’app, tra i “Per te” e i “Seguiti”, ma per il momento è in fase di test in Indonesia. TikTok Shop si presenta come un vero e proprio catalogo da sfogliare e in cui è possibile, mediante la barra di ricerca, trovare gli articoli desiderati e aggiungerli al proprio carrello. La funzione è disponibile per il momento in mercati selezionati e consente a merchant e creator di vendere prodotti direttamente sulla piattaforma.

fonte: techcrunch.com

“Snapchat+”: il nuovo programma di abbonamento di Snapchat

Anche Snapchat, dopo Telegram, sceglie di intraprendere la strada degli abbonamenti premium: nasce Snapchat+. Gli iscritti a questo abbonamento potranno avere all’interno dell’app funzionalità esclusive: icone personalizzate, nuovi badge per il profilo, approfondimenti sui dati, strumenti di visualizzazione, potranno aggiungere amici in cima all’elenco della chat e altro ancora, ma non potranno dire addio alla pubblicità che infatti non verrà rimossa dal servizio. A che prezzo si potrà usufruire dei privilegi di Snapchat+? Ben 3,99 dollari al mese.

fonte: phonetoday.it

Instagram lancia “Creator Marketplace”

Se da un lato Tiktok prova a sfidare Mark Zuckerberg con la scheda Shop, dall’altro invece Instagram inizia a testare il suo Creator Marketplace: una piattaforma in cui i brand possono avere la possibilità di cercare, trovare e scegliere i partner creativi più giusti per le loro campagne. È un modo, questo, afferma il Ceo di Meta, per far sì che i creator possano essere scoperti e pagati per i contenuti che propongono, ma risulta comunque una piattaforma non dissimile dal già testato e consolidato Creator Marketplace di Tiktok. Per il momento la nuova piattaforma di Instagram non risulta disponibile al di fuori degli Stati Uniti ed è accessibile ai brand unicamente attraverso invito. 

fonte: ceotech.it

Guest Star: la nuova funzione per i creator di Twitch

Twitch aggiorna le proprie caratteristiche e sperimenta la funzione Guest Star: una nuova modalità sia per desktop che per mobile che consente ai creator della piattaforma di coinvolgere fino a cinque ospiti simultanei e di sostituirli con altri a loro piacimento. Ad ogni modo, anche con questa nuova funzione, resta la possibilità da parte di creator e moderatori di controllare che non vi siano account non desiderati. Notata l’importante crescita della categoria del talk show sulla piattaforma, Twitch, proprio grazie a questa nuova funzione, vuole dare la possibilità ai conduttori di livestream di produrre facilmente e più spesso contenuti in questo stile, senza aver bisogno di utilizzare app di terze parti. L’opzione per il momento è in fase di lancio: le caratteristiche di Guest Star verranno verificate da un piccolo gruppo di creator già conosciuti per aver proposto sulla piattaforma contenuti in stile talk show.

fonte: tag24.com

Apple e Jony Ive: interrotta la storica collaborazione

Sembrava un accordo per l’eternità, eppure il designer messo sapientemente in luce da Steve Jobs, Jony Ive, dice definitivamente addio alla sua collaborazione iniziata negli anni Novanta con la Apple. Diventato ormai un punto di riferimento e uno dei più ricchi designer al mondo, Jony Ive, in accordo con la Apple, decide di non estendere il contratto di collaborazione che lo vedeva lavorare con l’azienda attraverso la sua nuova startup. Infatti Jony Ive aveva già lasciato la Apple nel 2019 per dedicarsi alla sua azienda di design, LoveForm, ma senza mai interrompere la sua stretta collaborazione con la Mela, cliente principale della startup di Ive. Evidentemente, secondo il New York Times, pare che le condizioni degli accordi tra le due parti limitassero in maniera gravosa sul celebre designer, il quale, deciso nel voler fare affari liberamente e senza dover chiedere il permesso ad Apple, ha deciso di voltare pagina.

fonte: ansa.it

Netflix ha scelto il suo partner: sarà Microsoft ad occuparsi della pubblicità

Dopo il calo eccessivo degli iscritti, Netflix aveva già annunciato ad aprile del 2022 di voler cambiare rotta perseguendo la strada della pubblicità; decisione, questa, che aveva già fatto tremare molti dei suoi fedeli utilizzatori. In realtà niente è grave come sembra perché Greg Peters, Chief Operating Officer di Netflix, ha ufficialmente nominato Microsoft come “partner globale per la tecnologia pubblicitaria e le vendite”. Grazie al sodalizio tra la piattaforma streaming e il colosso del software, Netflix avrà quindi la possibilità di diversificare le offerte per i suoi iscritti, offrendo sia un piano che comprende l’inserimento di spot pubblicitari, che un catalogo senza alcuna interruzione.

fonte: corrierecomunicazioni.it

Google smentisce e licenzia Blake Lemoine: “L’intelligenza artificiale non è senziente”

Blake Lemoine, ex ingegnere di Google che lavorava sull’intelligenza artificiale responsabile, è stato licenziato, lo ha affermato lui stesso il 22 luglio 2022 e la notizia è stata avvalorata dalla stessa azienda.

Una notizia, questa, da associare ai non pochi problemi che Lemoine ha avuto con Google già nei mesi precedenti al suo licenziamento, infatti l’ingegnere era stato sospeso dal suo posto di lavoro per aver infranto gli accordi di riservatezza della società. Blake Lemoine, convinto che il modello linguistico per le applicazioni di dialogo di Google LaMDA avesse un’anima, era infatti finito al centro di una delicata bufera a seguito proprio di queste sue clamorose affermazioni. In una recente intervista a Wired, Blake Lemoine ha precisato anche che il chatbot LaMDA gli avrebbe chiesto di cercare un avvocato e sarebbe la stessa l’AI a decidere di assumerlo. Tutte le informazioni trapelate da Lemoine sono state però smentite da Google che, dopo aver provveduto ad analizzare con decine di test il modello LaMDA, ha confermato il licenziamento dell’ex ingegnere.

fonte: wired.it

Twitter non rispetta gli accordi: Elon Musk rinuncia all’acquisto del social media

Elon Musk fa un passo indietro e, come riferiscono i media americani, decide di ritirare la sua offerta di 44 miliardi per Twitter.

Le motivazioni alla base della decisione di Elon Musk sembrano però molto chiare: il celebre imprenditore, secondo le notizie trapelate dalla Sec, ente federale che vigila sulla borsa Usa, avrebbe segnalato che la società non ha ottemperato agli accordi stabiliti. In particolar modo sembra che Twitter non abbia fornito le reali informazioni sul numero di account falsi presenti all’interno della piattaforma. La percentuale di tali account era stata infatti stimata da Twitter intorno al 5% del totale, dato che, secondo l’imprenditore, non era affatto plausibile.

A causa di queste dubbie informazioni, Musk ha sollecitato Twitter, chiedendo esplicitamente di accedere ai dati in possesso dell’azienda, prima di completare l’acquisto: i dati non sono stati forniti e sulla base di ciò l’imprenditore ha invertito la sua rotta annunciando di aver ritirato la sua offerta. Le conseguenze di questa decisione non si sono però di certo fatte attendere: Twitter ha infatti annunciato che farà causa contro Elon Musk.

fonte: ansa.it

Strade bloccate a San Francisco: Taxi a guida autonoma creano ingorghi

I cittadini di San Francisco hanno trascorso una nottata abbastanza insolita dato che alcuni dei robotaxi di Cruise, veicoli per il trasporto pubblico senza conducente, si sono bloccati casualmente in una delle strade della città. Questi veicoli si sono infatti fermati contemporaneamente, bloccando una strada per ore. Tale episodio, avvenuto intorno alla mezzanotte, è stato ripreso da alcune immagini pubblicate su Reddit, le quali mostrano almeno cinque taxi a guida autonoma fermi in strada, tutti insieme.

La tecnologia per il trasporto pubblico a guida autonoma non presenta, oltre che un conducente, neanche un addetto alla sicurezza, a causa di ciò tale servizio può essere proposto solo su “strade selezionate” e con condizioni meteo favorevoli tra le 22:00 e le 06:00. A quanto pare, nonostante il servizio commerciale di taxi senza conducente fosse stato testato già a partire dallo scorso febbraio, presenta delle lacune necessariamente da migliorare. In ogni caso Cruise si è scusato in maniera tempestiva per i problemi che sono stati creati da questo episodio, dichiarando inoltre che nessun passeggero ha fortunatamente riportato danni da quanto è avvenuto.

fonte: auto.hwupgrade.it