Home Musica SANREMO 2018: introduzione ad alcuni Big in gara (con videoclip e testi dei brani)

SANREMO 2018: introduzione ad alcuni Big in gara (con videoclip e testi dei brani)

by Andrea Picariello

Serata di domenica. Claudio Baglioni è in collegamento dall’Ariston a Che Tempo che fa per presentare la settimana di Sanremo che verrà. L’intervista inizia con un simpatico siparietto tra Fabio Fazio e Baglioni che si conoscono dai tempi del programma condotto insieme Anima Mia.

Il presentatore del talk show presenta il suo “ospite” parlando dell’ansia della vigilia “il panico, la tachicardia, la salivazione inesistente, i piccoli tremori diffusi” che assale il conduttore di un evento così grande (Fazio conosce la sensazione essendo stato il conduttore di Sanremo per ben quattro volte 1999, 2000, 2013 e 2014).
Baglioni di risposta:”Ero tranquillissimo prima di questo tuo pistolotto, adesso mi ha invaso un’ansia alta come i palazzi di periferia”. Ma cosa più rilevante del continuo dell’intervista è invece, però, la rivelazione che è in atto una sorta di battaglia (naturalmente in toni scherzosi) tra lui e Fiorello.

Lo showman, che sarà ospite durante la prima serata del festival, vorrebbe fare la sua apparizione a inizio serata con una specie di monologo d’introduzione mentre Baglioni lo vorrebbe a metà serata per dargli più rilevanza. Chi vincerà questo braccio di ferro? Non lo sapremo fino a stasera ma nel frattempo il Rosario nazionale ha lanciato su Twitter l’hashtag #escimipresto.

Claudio Baglioni e Fabio Fazio quando era ancora legale conciarsi così in televisione (Anima Mia, 1997)

Quindi, con l’ansia del “dittatore artistico” (etichetta data da qualcuno a Baglioni sulla quale lui ci scherza molto sopra) e con il primo “grattacapo” del festival per quest’ultimo, possiamo ufficialmente dire di essere (finalmente) approdati nella settimana del Festival di Sanremo.

E come potremmo non inaugurare al meglio la settimana se non parlando di alcuni artisti in gara tra i Big.

MARIO BIONDI – “RIVEDERTI”

Per Mario Biondi che aveva già fatto capolino al Festival in due occasioni come ospite (nel 2007 in duetto con Amalia Grè e nel 2009 in duetto con Karima Ammar), quest’anno si sono aperte le porte di Sanremo come concorrente per la prima volta. Sarà invece la seconda volta che il cantautore siciliano incide una canzone in italiano, abituato a scrivere e cantare canzoni in lingua inglese. La canzone in particolare, Rivederti, ha sonorità che ricordano molto da vicino il jazz.

QUI IL TESTO DI M. BIONDI, G. FURNARI E D. FISICARO:

“Veri chiari e limpidi i ricordi che mi legano ad un passato vissuto ormai,
Resta forte impresso fra le pieghe del mio cuore ciò che era noi
Entra se vuoi ma non pensare a niente vieni
Resta se puoi ma non fingiamo sia per sempre
Ora semmai viviamo oggi nel presente vuoi?
Averti qui
Ha il sapore
Dell’eternità
Pensa come è strano qui a tenerci per la mano viene lento un sorriso e il sole
Filtra fra i capelli tuoi e brilla dentro un prisma che mi abbaglia e mi colora di ambra e gioia
Veri chiari e limpidi i ricordi che mi legano a quel passato vissuto mai,
resta fisso e immobile
Lo sguardo tuo che parla e sogna ora di noi
Intanto fuori piove
Entra se vuoi ma non pensare a niente credi
Resta se puoi ma non fingiamo sia per sempre
Ora semmai viviamo oggi nel presente vuoi?
Entra se vuoi ma non pensare a niente vola ah…
Entra se vuoi ma non portare via niente… di noi”

La curiosità è molta per questo artista che è molto seguito all’estero. Soprattutto c’è curiosità per come sarà la “prova” in italiano di Biondi. La canzone comunque sarà inclusa nell’album in uscita il 16 marzo dal titolo “Brasil”.

Nella serata dei duetti, venerdì, Mario Biondi duetterà con Ana Carolina e Daniel Jobim.

ROBY FACCHINETTI E RICCARDO FOGLI – “IL SEGRETO DEL TEMPO”

Palco invece non sconosciuto per Roby Facchinetti e Riccardo Fogli che tornano come concorrenti sul palco dell’Ariston (l’ultima apparizione di Facchinetti risale al 2007 in coppia con il figlio Francesco mentre quella di Fogli risale al 1996). Quindi piccola reunion per gli ex componenti dei Pooh perché non ci saranno solo loro in quel di Sanremo ma anche l’ex della band Red Canzian che nel 73′ venne contattato dalla band per sostituire proprio Riccardo Fogli che aveva lasciato per intraprendere la strada da solista.

Per entrambi è passato ormai molto tempo (50 anni di carriera o giù di lì) dai loro inizi e in questa canzone vorranno illustrare i segreti di questo tempo che intanto li ha portati entrambi a vincere un’edizione di Sanremo a testa (Facchinetti come frontman dei Pooh nel 90′ con Uomini Soli e Fogli nell’82’ con Storie di Tutti i Giorni).

QUI IL TESTO DELLA CANZONE DI PACIFICO E R. FACCHINETTI:

“Ci sono giorni in cui muori dentro, e non lo sai
Perché volevi cambiare il mondo che non cambia mai
La tua vita che non ti vuole, che sembra scegliere senza te
Tu che sorridi e ci provi ancora, ma non sei lì
Ci sono giorni in cui guardi indietro, e chiedi di te
A un vecchio amico a chi hai amato, e adesso non c’è
E ti agiti e ti commuovi, se ti parlano ancora di lei
Perché è possibile allontanarsi senza lasciarsi mai
Senti il peso di ogni errore, vorresti arrenderti e andare via
Chiudere gli occhi un momento solo, e così sia
Io ti ho visto impazzire d’amore
Ubriacarti di felicità
Caro amico hai perso il cuore, lui ti ritroverà
Il segreto del tempo è che tutto perdona
A chi tutto alla vita si dà
Ho visto amici andare in pezzi, è successo anche a me
Buttare al vento certezze e abbracci e una parte di sé
Perché a volte non puoi cambiare, senza distruggere quello che hai
E chiedi al cielo il tuo tempo indietro, ma non lo avrai
E sei fragile e vuoi scappare, dalla vertigine dell’età
Per non sentire che sei da solo davanti a te
Io ti ho visto impazzire d’amore
Ubriacarti di felicità
Caro amico chiedi al cuore, lui ti ricorderà
Il segreto del tempo è che tutto perdona
A chi tutto alla vita si dà
Il segreto del tempo
È che il tempo perdona
Chi tutto alla vita si dà”

Il loro duetto di venerdì (che a questo punto sarà un “triello”) sarà con Giusy Ferreri.

LO STATO SOCIALE – “UNA VITA IN VACANZA”

Ancora dei debuttanti in gara tra i campioni. Parlo de Lo Stato Sociale, band bolognese indie pop che ha già un buonissimo seguito. Ha raccontato “Albi” Cazzola, cantante e bassista della band, che la loro passione per Sanremo è arrivata nel 96′ quando al Festival sentirono Elio e le Storie Tese con La Terra dei Cachi. Da lì a qualche anno decisero di voler arrivare all’Ariston con l’obiettivo puntato sul 2017; sono riusciti effettivamente nell’intento ma con un anno di ritardo. La canzone in gara è una delle più ritmate dell’edizione con un testo satirico sui lavori all’italiana più disparati come il ragazzino già pensionato, il/la fashion blogger o l’influencer da strapazzo. Pezzo che parla anche del sogno un po’ comune per tutti di voler una vita che non opprima con l’obbligo o la necessità del lavoro.

QUI IL TESTO DELLA CANZONE DI A. CAZZOLA, F. DRAICCHIO, L. GUENZI, A. GUIDETTI, E. ROBERTO E M. ROMAGNOLI:

“E fai il cameriere, l’assicuratore
Il campione del mondo, la baby pensione
Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale
Il poliziotto di quartiere, il rottamatore
Perché lo fai?
E fai il candidato poi l’esodato
Qualche volta fai il ladro o fai il derubato
E fai opposizione e fai il duro e puro
E fai il figlio d’arte, la blogger di moda
Perché lo fai?
Perché non te ne vai?
Una vita in vacanza
Una vecchia che balla
Niente nuovo che avanza
Ma tutta la banda che suona e che canta
Per un mondo diverso
Libertà e tempo perso
E nessuno che rompe i coglioni
Nessuno che dice se sbagli sei fuori
E fai l’estetista e fai il laureato
E fai il caso umano, il pubblico in studio
Fai il cuoco stellato e fai l’influencer
E fai il cantautore ma fai soldi col poker
Perché lo fai?
E fai l’analista di calciomercato
Il bioagricoltore, il toyboy, il santone
Il motivatore, il demotivato
La risorsa umana, il disoccupato
Perché lo fai?
Perché non te vai?
Vivere per lavorare
O lavorare per vivere
Fare soldi per non pensare
Parlare sempre e non ascoltare
Ridere per fare male
Fare pace per bombardare
Partire per poi ritornare”

Piccola curiosità per noi del salernitano: il cantante/polistrumentista della band, “Lodo” Guenzi, a novembre fu ospite di un evento all’Università di Salerno (La Musica “non” è una Cosa Seria organizzato da Link Fisciano) prima della sua chiamata a Sanremo con la band.

Nella serata di venerdì, Lo Stato Sociale duetterà con Il Piccolo Coro dell’Antoniano e Paolo Rossi.

ANNALISA – “IL MONDO PRIMA DI TE”

Dopo una band debuttante, un’artista che ha partecipato a ben quattro edizioni negli ultimi sei anni. Si parla di Annalisa che l’ultima volta è salita sul palco di Sanremo nel 2016. La cantante ex Amici dice di essere cambiata e maturata dal suo ultimo Festival con riflessi anche sulla sua musica. Quella sua musica, che a detta della stessa Annalisa, non sarà più un tentativo di piacere ai più ma un semplice essere se stessa. Brano che quindi dimostrerà tutta questa sua voglia di cambiamento (cosa dimostrata anche dal cambio di produttore effettuato dalla cantante per il nuovo album). Singolo che comunque è uno dei brani in gara più pop (si vedrà poi se sarà anche uno dei più trasmessi in radio nel post Sanremo).

QUI IL TESTO DELLA CANZONE DI A. SCARRONE, D. SIMONETTA E A. RAINA:

“Un giorno capiremo chi siamo
Senza dire niente
E sembrerà normale
Immaginare che il mondo
Scelga di girare
Attorno a un altro sole
È una casa senza le pareti
Da costruire nel tempo
Costruire dal niente
Come un fiore
Fino alle radici
È il mio regalo per te
Da dissetare e crescere
E siamo montagne a picco sul mare
Dal punto più alto impariamo a volare
Poi ritorniamo giù
Lungo discese pericolose
Senza difese
Ritorniamo giù
A illuminarci come l’estate
Che adesso brilla
Com’era il mondo prima di te
Un giorno capiremo chi siamo
Senza dire niente
Niente di speciale
E poi ci toglieremo i vestiti
Per poter volare più vicino al sole
In una casa senza le pareti
Da costruire nel tempo
Costruire dal niente
Siamo fiori
Siamo due radici
Che si dividono per ricominciare a crescere
E siamo montagne a picco sul mare
Dal punto più alto impariamo a volare
Poi ritorniamo giù
Lungo discese pericolose
Senza difese
Ritorniamo giù
A illuminarci come l’estate
Che adesso brilla
Com’era il mondo prima di te
Ora e per sempre ti chiedo di entrare all’ultima festa e nel mio primo amore
Poi ritorniamo giù
Lungo discese pericolose
Senza difese
Ritorniamo giù
A illuminarci come l’estate
Che adesso brilla
Com’era il mondo prima di te x3”

Venerdì sera duetterà con Michele Bravi.

ERMAL META E FABRIZIO MORO – “NON MI AVETE FATTO NIENTE”

È il turno di un’inedito duo che a dir la verità mi ha fatto esultare di gioia alla notizia della loro partecipazione a Sanremo. La rivelazione del Festival 2017 (exploit dovuto non solo alla canzone in gara, Vietato Morire, ma anche ad una cover da brividi di Amara Terra Mia di Domenico Modugno) insieme ad uno dei cantanti più sottovalutati degli ultimi 10 anni del panorama italiano che finalmente negli ultimi anni si sta prendendo la popolarità che merita (l’ultimo Festival è stata anche per lui l’apparizione più recente a Sanremo). Ermal Meta e Fabrizio Moro, che contano entrambi già diversi edizioni del Festival, si sono conosciuti l’anno scorso proprio in occasione di Sanremo, essendo stati entrambi in gara nel 2017, e da lì sono diventati amici, decidendo poi di partecipare quest’anno insieme. La loro canzone è un tentativo di andare contro il terrorismo citando i luoghi delle stragi avvenute recentemente per cercare di respingere quell’odio e quella paura di questi eventi. Ritmo folk per questo brano.

QUI IL TESTO DELLA CANZONE DI E. META, F. MOBRICI E A. FEBO:

“A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso
Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso
In Francia c’è un concerto
la gente si diverte
Qualcuno canta forte
Qualcuno grida a morte
A Londra piove sempre ma oggi non fa male
Il cielo non fa sconti neanche a un funerale
A Nizza il mare è rosso di fuochi e di vergogna
Di gente sull’asfalto e sangue nella fogna
E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra
Ferito nei suoi organi dall’Asia all’Inghilterra
Galassie di persone disperse nello spazio
Ma quello più importante è lo spazio di un abbraccio
Di madri senza figli, di figli senza padri
Di volti illuminati come muri senza quadri
Minuti di silenzio spezzati da una voce
Non mi avete fatto niente
Non mi avete fatto niente
Non mi avete tolto niente
Questa è la mia vita che va avanti
Oltre tutto, oltre la gente
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
C’è chi si fa la croce
E chi prega sui tappeti
Le chiese e le moschee
l’Imàm e tutti i preti
Ingressi separati della stessa casa
Miliardi di persone che sperano in qualcosa
Braccia senza mani
Facce senza nomi
Scambiamoci la pelle
In fondo siamo umani
Perché la nostra vita non è un punto di vista
E non esiste bomba pacifista
Non mi avete fatto niente
Non mi avete tolto niente
Questa è la mia vita che va avanti
Oltre tutto, oltre la gente
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
Le vostre inutili guerre
Cadranno i grattaceli
E le metropolitane
I muri di contrasto alzati per il pane
Ma contro ogni terrore che ostacola il cammino
Il mondo si rialza
Col sorriso di un bambino
Col sorriso di un bambino
Col sorriso di un bambino
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
Non mi avete fatto niente
Le vostre inutili guerre
Non mi avete tolto niente
Le vostre inutili guerre
Non mi avete fatto niente
Le vostre inutili guerre
Non avete avuto niente
Le vostre inutili guerre
Sono consapevole che tutto più non torna
La felicità volava
Come vola via una bolla”

Come se non bastasse, nel duetto di venerdì sera saranno accompagnati da Simone Cristicchi che ritorna sul palco dell’Ariston dopo diverso tempo (altra notizia di personale giubilo).

ELIO E LE STORIE TESE – “ARRIVEDORCI”

 

Per finire, coloro che stanno dando battaglia a Lo Stato Sociale per arrivare ultimi. Con l’ultima partecipazione al Festival ci sono andati molto vicino con la 12esima posizione nel 2016 con Vincere l’Odio ma che, a detta loro, quest’anno riusciranno nell’intento. Sto parlando nient’altro che della band Elio e le Storie Tese che quest’anno è alla sua quarta partecipazione. Sul palco dell’Ariston il gruppo è sempre salito vestito in modo stravagante tanto da far ammettere a Nicola Fasani “Faso” (solo ora noto come Lo Stato Sociale sembra aver preso anche la moda dei nomi abbreviati da loro), bassista e batterista della band, che ci sono aspettative altissime su come si presenteranno quest’anno. La canzone, come si può ben intuire già dal titolo, è un modo per salutare tutti dato l’annuncio del loro addio che avverrà con un tour dopo il Festival. Arrivedorci (titolo scritto e letto in stile Stanlio e Ollio) racconta una storia molto fantasiosa (ispirata ad un corto di Stanlio e Ollio del 1929) per arrivare poi ad uno struggente finale per salutare i propri fan.

QUI IL TESTO DELLA CANZONE DI S. BELISARI, S. CONFORTI, D. L. CIVASCHI E N. R. FASANI:

“È una storia di ragazze demenziali
Che volevano cambiato l’universo
L’universo che opprimeva le ragazze demenziali
Poi quel giorno l’astronave dei marziani
Proveniente dagli spazi siderali
Con il tubo che ti aspira nel suo interno
E nessuno che ci crede
E quella sonda che sondava l’organismo
Ci ha trasformati in musicisti, ma maschi
Poi la carriera è andata molto bene per fortuna
Una storia unica, singolare e atipica
Completamente antieconomica, a propulsione elica
Una storia unica, una carriera artistica
Dolcemente stitica, ma elogiata dalla critica.
Ma ogni storia si esaurisce col finale
Un finale che ti lascia a bocca aperta
Dall’ampiezza della bocca si capisce se il finale era valido
Vi salutiamo e vi diciamo arrivedorci
Come nel film di Stanlio e Ollio, che ridere
Siamo al tramonto, siamo giunti ai titoli di coda
Di una storia unica, una bella musica
Una scelta artistica di origine domestica
E questa storia unica, ha una fine drastica
Leggermente comica.
Arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci”

Il loro duetto di venerdì sera sarà con i Neri per Caso.