Home Musica 5 DOMANDE CHE CI PORREMO GUARDANDO SANREMO 2018

5 DOMANDE CHE CI PORREMO GUARDANDO SANREMO 2018

by Lucido Peduto

Finalmente il countdown al sessantottesimo Festival della Canzone Italiana può definirsi ormai non più costituito da interminabili giorni, ma solo da ore, minuti, secondi. L’atmosfera sembra essere satura al punto giusto, i profili instagram dei partecipanti sono caldi e soltanto un tentato lancio umano dalla balconata dell’Ariston potrebbe aumentare ancora di più l’adrenalina in circolo.
In questo particolare momento di gioia e curiosità diffusa, però, non possiamo non incanalare la complessità degli eventi in un filtro di ipocrisia ed occultare completamente tutti i quesiti che ci porremo dinanzi al teleschermo. Se si considera anche che dovremo, ulteriormente, ignorare “Bambola” e “Pem Pem” nella top 10 di iTunes, allora sì che la mente dovrà essere lucida e la concentrazione non dovrà subire interruzioni di nessun genere.

Ecco, pertanto, le cinque domande che ci porremo guardando Sanremo 2018.

Una raggiante Michelle Hunziker in posa con i sostituti di Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti

1. “MA QUANTI ANNI HA?”

Come avevamo già esaustivamente trattato in questo articolo, non è il Sanremo più young-friendly che potevamo immaginare. Nonostante sia ovviamente apprezzabile la scelta del divino di focalizzarsi sulla qualità musicale, sembrerebbe quasi impensabile ritenere che nessun under 30, oltre ai pochi presenti, abbia presentato dei pezzi rilevanti.
Loredana Berté e Morgan, i cui comportamenti sono in genere associabili a quelli dei teen idols, certamente annuirebbero.
Proprio per questo: “Ma quanti anni ha?” sarà una delle prime frasi che esordiremo con spontaneità e nonchalanche al cospetto di molti degli artisti in gara.
Falangi pronte per consultare le bio di wikipedia un attimo prima dell’inizio della canzone.

Un ben phonato Baglioni con dei discutibili occhiali da sole che già da giovane mostra la sua attitudine ribelle al sistema

 

2. “E LE COVER?”

Claudio Baglioni voleva sorprenderci e, a dirla tutta, tra conduttori e partecipanti ci è ben riuscito. Tutt’altro che positivo è stato però l’annuncio che la serata del venerdì non sarebbe più stata quella delle cover, bensì dei duetti, cantati tra l’altro proprio sul brano in gara.
Siamo ben felici che il capo della kermesse abbia compreso che la serata delle cover portasse in stand-by la gara e rendesse un po’ meno straripante l’entusiasmo da Festival, ma forse arrivare ad eliminarla del tutto è stato un gesto troppo avventato. Si trattava pur sempre di un momento che ci ha regalato non solo grandi emozioni, ma soprattutto l’occasione di riportare alla giusta quantità di pubblico dei brani altrimenti rimasti nell’ombra.
“E le cover?”, ci chiederemo perciò venerdì, osservando Red Canzian duettare con Marco Masini.

La sublime performance di Ermal Meta di “Amara Terra Mia” è il nostro musicale grido di protesta.

3. “I POOH IN GARA SEPARATI?!”

Ad onor del vero, gli ex Pooh in gara quest’anno saranno (solo) tre. Con non poco sgomento, da una parte vedremo Red Canzian e dall’altra il duo Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. Non escludiamo affatto l’ipotesi di vedere in gara, l’anno prossimo, i restanti tre membri , che quest’anno saranno certamente stati scartati.
Così come accadde per i Dear Jack, dalla vita decisamente più breve rispetto alla cinquantennale carriera dei Pooh, assistiamo quindi quest’anno di nuovo alla querelle della separazione, fatta di meravigliosa falsità e chissà quali aneddoti occultati.
Potremmo forse trovare dei rilevanti riferimenti ne “Il segreto del tempo”, brano del duo? Non ci è dato saperlo. Intanto Red Canzian ha affermato che non sarebbe affatto dispiaciuto di una vittoria dei due ex colleghi, mentre i Facchifogli, dall’altro lato, hanno parlato di tensione positiva.
Noi ci crediamo? Ovviamente no. Attendiamo risse che non avverranno.
Concludendo: Facchinetti e Fogli che duettano con Giusy Ferreri? Tutti avrebbero preferito Patty Pravo.

 

Un’immagine in cui si evince che Patty Pravo avrebbe indubbiamente tolto la scena a Riccardo Fogli

 

4. “CHI HA FATTO UN TALENT?”

Dalle buone abitudini impartiteci da Conti Carlo, ci eravamo assuefatti al festival dei talent. Alessio Bernabei, Chiara, Elodie, addirittura Alice Paba. Non escludiamo che Iva Zanicchi, al cospetto di questo elenco, forse rabbrividirebbe.
Intanto la quota talent quest’anno si vede costituita soltanto da tre membri: Annalisa (Amici10), Noemi (XFactor2), The Kolors (Amici14).
Nonostante questa ormai dilagante assenza di certezze, decidiamo volutamente di non considerare coloro i quali hanno anche solo collaborato con i talent, perché poi se lo scopre il direttore artistico va a finire male.
Intanto, Carlo, sappi che ci hai ingannato.

Festival 2016: l’edizione in cui dovevamo capire che Carlo prima o poi ci avrebbe tradito

 

5. “DIODATO? E CHI È?”

Domanda ad personam, infine, per Diodato, che di nome fa Antonio. Questo artista, che sarà sfuggito solo alle menti di chi soffre di memoria breve, ha in realtà già partecipato al festival della canzone italiana tra i giovani nel 2014, con il brano “Babilonia”, di cui siamo ancora vittime e complici. Esordio sarà, invece, per il suo compagno di avventure sanremesi, Roy Paci, il quale non ha mai gareggiato.
Proponiamo di seguito l’ultimo singolo di Diodato, allegra metafora della vita di ciascuno di noi.