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Spazio al teatro: oggi Giornata Mondiale

by Benedetta Gambale

Oggi, 27 marzo, si celebra la Giornata Mondiale del Teatro, istituita nel 1962 a Parigi, cuore artistico e teatrale. Gli obiettivi sono quelli di sensibilizzare l’opinione pubblica, di creare un coinvolgimento emotivo tra pubblico e attori, di stimolare una maggiore cooperazione e creatività in questo mondo spesso dimenticato. Si spazza via la polvere e si riapre il sipario!

Isabelle Huppert: madrina della giornata

Ogni anno una personalità della cultura mondiale è invitata a diffondere un messaggio che racchiuda la propria esperienza e la propria idea sul Tema del Teatro e della Pace tra i popoli. Quest’anno la madrina della giornata è stata Isabelle Huppert, attrice francese candidata al Premio Oscar come miglior attrice protagonista per “Elle“, di Paul Verhoeven.

Secondo Isabelle, è grazie al teatro che noi esistiamo. “Il teatro è molto forte, resiste, sopravvive a tutto, alle guerre, alle censure, alla mancanza di denaro“. Usciremo dalla sala diversi rispetto a quando siamo entrati. Il teatro riempie, educa, fa vivere esperienze e vite che diventano nostre. “Io cerco l’anima nelle persone, noi la stiamo perdendo. Il teatro la fa recuperare“. Queste sono le parole rilasciate dall’attrice Fioretta Mari in una nostra intervista. E il teatro non può esistere se non grazie al suo pubblico. Siamo noi che gli diamo vita con le nostre emozioni. Sono i nostri respiri, le nostre risate, i nostri applausi che fanno del Teatro un’anima viva ed energica.

La radio a teatro

Radio Castelluccio, grazie alla fusione tra Radio e Teatro, crea una sinergia emozionante con questo mondo. Se prima c’era il radiodramma ed era il teatro ad andare nelle sale di registrazione, adesso è la radio che va a teatro. Il 21 marzo si è realizzata questa cooperazione al Teatro Ghione di Roma con il progetto “La radio in pirima fila“. Radio Castelluccio ha trasportato nell’antico mondo dell’Avaro di Plauto i suoi radioascoltatori, permettendo a questi di respirare l’energia del palcoscenico e di vivere un’esperienza innovativa grazie ai nuovi media.

Dice Huppert: “Il teatro ci protegge, ci dà rifugio. Sono convinta che ci ama tanto quanto noi lo amiamo. Mi ricordo di un vecchio direttore di scena, all’antica, che prima di sollevare il sipario, dietro le quinte, ogni sera diceva con voce ferma: <<Spazio al teatro!>>. Questa sarà la parola finale“.