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25 novembre con Socrate al Caffè: analisi e riflessioni sulla violenza di genere in Italia

Socrate al Caffè, speciale 25 novembre con Rocco Alfano, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Salerno, coordinatore della Terza Sezione, composta da sostituti specializzati sul tema della violenza di genere.

Il programma di approfondimento settimanale “Socrate al Caffè,” condotto da Giovanna Di Giorgio su Radio RCS75, ha affrontato il tema cruciale della violenza di genere in Italia. Nel corso dell’edizione dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il procuratore aggiunto Rocco Alfano è stato ospite, portando l’attenzione su una triste realtà: 106 donne hanno perso la vita a causa del femminicidio nel corso del 2023. Tra le ultime, la giovane Giulia Cecchettin, alla quale è dedicata la grande maggioranza di iniziative previste nel corso di questa giornata.

Ma cosa raccontano i dati statistici? Se da un lato si nota una riduzione generale degli omicidi in Italia negli ultimi vent’anni, preoccupante è il mantenimento costante del numero di donne uccise dal proprio partner o ex partner. Le leggi esistenti, pensate per contrastare la violenza contro le donne e prevenire i femminicidi, sembrano, almeno sulla carta, non essere sufficienti a sradicare questo fenomeno.

Rocco Alfano, coordinatore della Terza Sezione del Tribunale Salerno, composta da sostituti specializzati sulla violenza di genere, nel corso del consueto appuntamento con Socrate al Caffè ha difatti evidenziato la necessità di un approccio multifattoriale per contrastare efficacemente questo problema. La responsabilità dello Stato e delle forze dell’ordine è centrale in questo contesto.

Le misure di contrasto dovrebbero includere una maggiore sensibilizzazione e formazione per le forze dell’ordine, affinché possano gestire casi di violenza di genere con la necessaria competenza e sensibilità. È cruciale rafforzare i meccanismi di protezione per le vittime e migliorare la tempestività nelle risposte alle segnalazioni di abusi.

Inoltre, il coordinamento tra le istituzioni e i vari attori coinvolti nella lotta contro la violenza di genere è essenziale. La magistratura, le forze dell’ordine, e gli enti preposti devono lavorare in sinergia per garantire una risposta efficace e tempestiva a situazioni di pericolo.

Combattere la violenza di genere richiede azioni concrete, responsabilità da parte delle istituzioni e una profonda riflessione collettiva sulla cultura che perpetua tali atti. Solo attraverso un impegno collettivo si potrà sperare in un futuro in cui nessuna donna debba temere per la propria vita a causa della violenza di genere.

Guarda o ascolta l’intervista di Giovanna Di Giorgio a Rocco Alfano cliccando qui o visitando il canale YouTube di Radio Rcs75.