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LE CANZONI DEL MESE: APRILE 2018

by Lucido Peduto

Diffuso modo di dire rammenta: “Aprile, dolce dormire”. È tuttavia indubbio che una selezione musicale adeguata possa contrastare vigorosamente tale intorpidita condizione.
Il nostro tentativo a riguardo è presto generato nella lista dei brani musicali selezionati per questa nuova pagina de “Le Canzoni Del Mese”.

APRILE 2018: la curiosità irrilevante

Durante questo mese Calcutta ha annunciato la data di uscita del suo nuovo album e abbiamo scoperto che nessuno sarà mai capace di formulare complimenti belli quanto quelli di Cosmo.

APRILE 2018: gli altri singoli

Seconda digressione, di carattere informativo, vi notifica la presenza di altri brani già affettuosamente dibattuti in precedenti articoli. Noemi, Camilla Cabelo, Mirkoeilcane, gli onnipotenti Ermal Meta e Fabrizio Moro, tra gli altri.
Prendete coraggio e cliccate QUI per un recupero complessivo.

In associazione libera alla parola “coraggio”

 

ONE KISS – Calvin Harris e Dua Lipa

In principio de “Le Canzoni del Mese – Aprile 2018 Edition”, l’estate.
Con la celata intenzione di far percepire come ancora più distante l’autunno che verrà, Calvin Harris ha scelto proprio questo mese di allergie per rilasciare il suo nuovo singolo in collaborazione con Dua Lipa. La notizia del featuring in “One Kiss” è stata in ogni caso meno rilevante dei gossip iniziati a girare sui due. Un loro probabile flirt manifestatosi durante i BRIT Awards è stato infatti prontamente smentito da Calvino il britannico, il quale ha affermato:

“Potrei essere suo padre.”

Calvin, seppur sia evidente che tu non conosca le avvincenti vicende di Eros Ramazzotti (24 anni di differenza con la compagna Marica Pellegrinelli), meriti il nostro affetto incondizionato.

 

NO TEARS LEFT TO CRY – Ariana Grande

Pharrell Williams sta collaborando al nuovo album di Ariana Grande, ma la verità è che “No Tears Left To Cry” si è mostrato come un brano così di rilievo da alzare l’asticella delle aspettative sul prossimo progetto discografico della cantante anche senza collaborazioni illustri.
Dopo due anni dall’ultimo disco “Dangerous Woman” e undici mesi soltanto (22 maggio 2017) dall’attentato durante il suo concerto a Manchester, l’artista tenta la rinascita -forse più umana che artistica- con un brano up tempo ritmato e deciso, risoluto già dall’intro con la sola voce della cantante.

Ultima rilevante nota: il videoclip è sconsigliato a chi soffre di labirintite.

 

FRASI A METÀ – Laura Pausini

Ritorniamo in terra nazionale con la nostra contadina di Solarolo preferita.
“Fatti Sentire”, (QUI la recensione) continua ad essere acquistato in giro per il mondo, aiutato anche dalla versione spagnola (“Hatze Sentir”) e dalla relativa e intensa promozione portata avanti nei paesi latinoamericani.

Il nuovo brano scelto come singolo è “Frasi a metà” e non “Nuevo”, come d’auspicio (rilasciato invece in collaborazione con Simone&Simaria in Brasile nella versione “Novo”). Per il mercato italiano è stata quindi scelta la canzone meno benevola presente nell’album: ritornello carico, sì, ma di rancore, testo duro, voce a qualche tono soltanto di distanza dall’urlo.

L’ascolto di “Frasi a metà” provoca uno stato d’animo di incontenibile nostalgia nei riguardi di un altro brano di Laura: “Le Cose Che Vivi”, universalmente ricordato e ricercato su Youtube come: “Quandolamiciziatiattraversailcuorelasciaunemozionechenonseneva”.

Insomma l’ultimo singolo della Pausini è un brano che provoca mille emozioni e ben riflette l’irritazione dell’italiano medio verso la condizione politica corrente, che frasi a metà ne distribuisce in modo esponenziale.

Si attendono “pausinate” più appaganti.

 

SKY FULL OF SONG – Florence + The Machine

Aprile è stato anche il mese del comeback di Florence + The Machine.
“Sky full of song” è un brano che, al primo ascolto, si mostra come un flusso di coscienza. Il ritornello sembra ripetersi in maniera casuale, mentre le strofe danno la sensazione di essere un accumulo di parole incastrate in modo forse troppo indiretto.
È necessario, perciò, un secondo ascolto per rendersi conto della vera struttura della canzone.

Non si grida ugualmente al capolavoro. Il tutto è molto Florence, poco The Machine.

 

LET ME – Zayn

La proposta primaverile di Zayn, in vista del suo secondo album da solista, è una canzonetta accettabile da temperatura superiore alla media stagionale.
Gli One Direction sembrano ormai una parentesi archiviata nel silenzio, la cui presenza superstite è soltanto l’ipotetica presenza competitiva di uno degli altri ex-componenti, Harry Styles.
“Let Me” si fa apprezzare, ma regge poco il confronto con “Pillowtalk”, singolo d’esordio dell’album precedente.

Il videoclip è il seguito di “Dusk Till Dawn” con Sia e, a sua volta, mostra un to be continued alla fine.
Che Zayn volesse diventare un regista? Uno sceneggiatore? Simona Izzo sicuramente saprebbe risponderci.

 

PYNK – Janelle Monáe

Brevemente, gli ultimi movimenti di Janelle Monáe per capirne meglio i contesti di diffusione:

  • “Make Me Feel” si ascolta spesso durante “Amici di Maria De Filippi”.
  • Il suo ultimo album“Dirty Computer”, ha visto anche la collaborazione di Prince.
  • “PYNK” è un omaggio estetico immaginifico di vaginofila ispirazione, ben sostenuto delle ultime dichiarazioni di pansessualità dell’artista.

Luciana Littizzetto apprezzerebbe tale grondante distribuzione di riferimenti jolandiani.

 

TUTTO PERFETTO – Andrea Nardinocchi

“Un posto per me”, “Storia Impossibile”, “Persi Insieme”.

È discutibile che l’opinione pubblica, e non solo, non abbia considerazione della bravura di Andrea Nardinocchi.

 

URAMAKI – Mahmood

La carriera di Mahmood, seppur relativamente breve, conta già pezzi considerevoli come “Pesos” e collaborazioni importanti come quella con Michele Bravi in “Presi Male”  e con Fabri Fibra in “Luna” .

Sebbene “Uramaki”, ultima uscita del cantante,  sia colmo di associazioni quasi prettamente da city life, siamo di nuovo di fronte ad un altro passo di qualità, con richiami impliciti all’instabilità dei rapporti umani in genere.
È un peccato che la sua occasione a Sanremo Giovani 2016 sia stata sciupata con “Dimentica”, che non metteva in luce le sue potenzialità.

“Premetto che sotto la doccia canto da paura – spiega il cantante – ma quel pomeriggio avevo cantato di merda. Questa volta ho aspettato un po’. Volevo fosse tutto come l’avevo immaginato. Volevo descrivere tutto quello che ho passato in quest’ultimo anno: persone che ho conosciuto, bar dove ho bevuto, relazioni che ho buttato tutto. Sono felice. Racchiudere tutto ciò in una parola potrebbe sembrare riduttivo, ma pur sempre un bell’inizio.”

 

BYE BYE – Annalisa

Rimpatrio definitivo nel Bel Paese per trattare l’ultimo brano selezionato per “Le Canzoni Del Mese” di aprile: “Bye Bye” di Annalisa.
Dopo “Il Mondo Prima Di Te”, che QUI abbiamo interpretato in correlazione alla venuta estiva di Alvaro Soler, e il Festival di Sanremo del divino Baglioni, la disagevole scelta del singolo di lancio primaverile è avvenuta anche per la cantante di Savona.

Prevedibile e non originale, è proprio “Bye Bye” il brano più accettevole dell’intero album (dal titolo omonimo).
Entro il prossimo mese siamo certi che troveremo qualcosa di salvabile in questo brano, oltre al fatto di essersi rilevato un pezzo decisamente valido per congedarci.

 

Buon ascolto!