Coez e l’Itpop che convince
É un momento felice per la musica italiana di nuova generazione. Si sperimenta (spesso) con successo, e la fusione tra indie e mainstream ha portato a galla un tipo di musica “pop” che può davvero fare concorrenza al rap sul piano delle vendite. C’è chi invece pop e rap li ha uniti già da tempo in un inedito e fortunato crossover: Coez, al secolo Silvano Albanese, cantautore romano de Roma (ma nato a Nocera Inferiore) che da ieri è tornato sugli scaffali dei negozi di dischi fisici e nelle librerie digitali dei nostri dispositivi con il suo quinto album, È sempre bello.
Un capitolo discografico che in realtà possiamo identificare anche come il secondo di Coez, dopo la rinascita artistica rappresentata dal precedente Faccio un casino che, dopo anni di gavetta e prodotti di grande pregio, lo ha catapultato in fronte al grande pubblico, e il successo è stato enorme: doppio disco di platino per l’album e un totale di quindici dischi di platino per i brani contenuti in esso, di cui sette appartenenti soltanto alla monster hit La musica non c’è.
Milano e Roma invase dal nuovo album del cantautore
Ad anticipare l’uscita di È sempre bello ci ha pensato il singolo omonimo (certificato disco di platino) e una massiccia promozione urbana del lavoro per le strade di Milano e Roma: sono infatti apparsi improvvisamente tantissimi manifesti rappresentanti la copertina del disco, una ragazza intenta a gustare un cheeseburger su uno sfondo rosso, accompagnata dalle frasi iconiche del disco, diventate già mantra per tutti i fan dell’artista. I suoi stessi sostenitori hanno avuto modo di festeggiare con lui l’uscita dell’album in un countdown party tenutosi giovedì sera al Dazio di Levante (Arco della Pace) di Milano, dove hanno presenziato anche amici e colleghi come Cosmo, Frah Quintale, Samuel dei Subsonica, Coma_Cose e altri.
Il disco ha visto rinnovarsi la collaborazione tra Coez e Niccolò Contessa de I Cani. A proposito di questo l’artista di Le luci della città ha detto:
Lavorare con Niccolò è stata una necessità, più che una scelta. Avevamo lavorato insieme per Faccio un casino e La musica non c’è, per È sempre bello è venuto tutto in maniera molto naturale, riunirsi è sembrata subito la normale conseguenza della preziosa collaborazione che avevamo avviato in passato. Abbiamo fatto tutto insieme, arrivando al punto che quando avevo le parole scritte, lui aveva già in testa la musica e viceversa, alla fine io scrivevo mentre lui componeva. – Coez
Un lavoro, È sempre bello, che mostra come Coez, giusto ai trentacinque anni d’età, sia in grado di intercettare i gusti, le emozioni e sensazioni di un’intera (nuova) generazione. Riuscendo a carpire il mondo con occhi lucidi e pugno fermo, pronto a scrivere testi che resteranno nella memoria dei giovani d’oggi. Un Itpop che nonostante in questi tempi incontri sempre più nomi pronti a fare concorrenza, in Coez riesce a trovare sempre quella sicurezza di tornare a casa, consapevoli che ad aspettarci ci sarà un piatto caldo, quello che ci piace tanto.
Il tour (con due anteprime)
Le dieci tracce pregne d’amore, voglia di esprimersi e tanta aria nuova pronta per essere respirata, prenderanno vita nella loro forma live in due attesissime date nella capitale il 28 e il 29 maggio intitolate “Roma, è sempre bello“, presso il Palazzo dello Sport. A questi due concerti il compito di dare una succosa anteprima di ciò che poi verrà messo in scena nel vero e proprio tour 2019 di Coez, fissato per l’autunno.
