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LE CANZONI DEL MESE: DICEMBRE 2018

by Lucido Peduto

Dove ci ha lasciati musicalmente il 2018? O, meglio, in quale stato d’animo? Qualsiasi risposta è già individuabile in giro per il web. Le classifiche parlano chiaro, ma c’è una selezione musicale che non ha la pretesa del generale, bensì del particolare. Pertanto ecco, puntuale come non mai, quella delle canzoni di dicembre. In libera ispirazione dalle pubblicazioni più rilevanti scovate in rete.

Hola (I Say) – Marco Mengoni – ft. Tom Walker

L’Atlantico di Marco Mengoni ci ha traghettato per ricercate sonorità oceaniche – più o meno ritmate – assolutamente incapaci di rinunciare a cantautorialità e raffinatezza. Ne è esempio anche “Hola (I Say)”, successore radiofonico di “Voglio” e “Buona Vita”.
Brano tanto delicato quanto potente che riassume nel verso “non mi capirai mai / né domani né ora” l’unico enunciato pronunciabile al cospetto del nutrizionista che vi visiterà dopo il 6 gennaio. Si ringrazia Mahmood per il cortese adattamento testuale, ancora più evidente nella solo version, “Hola”. La voce di Tom Walker enfatizza, ruvidamente, il tappeto sonoro, tra film stupidi e incomprensioni linguistiche.

 

Se Piovesse Il Tuo Nome – Elisa con Calcutta

Una canzone che non ha ormai più bisogno di ulteriori presentazioni, a dicembre si è agghindata di una nuova voce. Calcutta, già rinomato autore della malinconica “Se piovesse il tuo nome”, ne ha accompagnato l’esecuzione insieme ad Elisa, interprete originale, in una versione inedita. Il risultato è indie, indubbiamente, qualsiasi cosa voglia dire. Tuttavia il risultato da considerare è anche un altro. Siamo infatti al cospetto dell’indie fattosi definitivamente mainstream. Forse più de Lo Stato Sociale a Sanremo e di Carl Brave che canta con Gazzè.
È il pop che si adegua al gusto della massa o è l’inconsueto modo di comunicare del genere -sempre se definibile tale- a rivelarsi oltremodo originale?
Ricercando empiricamente una risposta, denotiamo intanto un particolare punto in comune con la già citata opera mengoniana. Scegliere tra un libro in francese che poi non si sa neanche bene e un fallimentare studio spagnolo che ha lasciato hola come unica parola rimanente in memoria? Pensieri a voce alta.

 

Bagdad – Rosalìa

Autrice iberica rivelazione dell’anno, Rosalìa ha distribuito nel mese di dicembre il videoclip di Bagdad. Forse la canzone più pop dell’album “El Mal Querer”. I più attenti noteranno immediatamente un rimando a “Cry Me A River” di Justin Timberlake, la cui melodia è stata concessa perché fosse inserita all’inizio del brano. Il video ci regala una ballerina di uno strip club che diviene una moderna Rose del Titanic mentre inonda una toilette con le sue lacrime. E il naufragar m’è dolce in questo water(-closet).

 

Santa Claus Is Comin’ to Town – Jessie J

Siamo pur sempre al cospetto de le canzoni di dicembre. Che si diffonda del motivatissimo spirito natalizio, suvvia.

 

Possibili Scenari – Cesare Cremonini

Il progetto “Possibili Scenari” di Cesare Cremonini si arricchisce di una versione ex-novo costituita esclusivamente dal pianoforte e dalla voce del cantante. Il risultato non è esclusivamente un prodotto di estrema eleganza, ma anche l’occasione per approfondire i testi di un album strepitoso.

 

Quanto dura un’ora – Malika Ayane

I romantici già comprenderanno la motivazione per cui in questo elenco Malika Ayane segue immediatamente il cantautore bolognese. “Quanto dura un’ora?”, si chiede la cantante, mentre molti riflettono su quanto sessanta minuti non siano comunque sufficienti a poter dimenticare.
Per tutti gli altri quesiti temporali ammissibili concedetevi alla bellezza magneticadi questi tre minuti.

 

Sciccherie – Madame

Il testo di “Schiccherie” di “Madame” è a tratti poco comprensibile, ma forse anche questo, paradossalmente, crea il fascino ammaliatore di un brano d’eccezione per il panorama musicale italiano. Ciò rende bene l’idea della sfida che ha messo sul tavolo l’astuta Sugar.
Un anfratto inedito di trap in un oceano di già sentito.

 

Al confine tra me e me – Eva e Ghemon

Cosa ti salverà” ha subito già da tempo un repentino processo di archiviazione, ma Eva -già nota per XFactor- non demorde e, prima che l’anno si congedi, tenta un contrattacco. “Al confine tra me e me” è il leggero passo avanti che si riconosce bene. Il confronto con Ghemon, la cui affermazione sembra gradualmente meno distante, rende questa collaborazione degna di ben più di un ascolto.

 

Il viaggio de “Le Canzoni Del Mese”, per quanto riguarda il 2018, si conclude con questa selezione di canzoni dicembrine.  Con l’augurio di un 2019 altrettanto ricco di associazioni improbabili, battute discutibili e incontrollate reazioni viscerali causate da parole su carta, note nell’aria, emozioni nel tempo.

Buon ascolto!