Home Cinema Perché devi assolutamente vedere 8 ½ di Federico Fellini

Perché devi assolutamente vedere 8 ½ di Federico Fellini

by Annamaria Albano

Iniziamo dal titolo: se vi state chiedendo cosa c’entri il numero 8 ½ nella storia del regista che ha perso l’ispirazione creativa, la risposta è: assolutamente niente. Il numero, infatti, indica semplicemente che si tratta dell’ottavo film e mezzo di Fellini (considerando metà quelli codiretti con altri registi). Intenzionalmente, Fellini evita un titolo comunicativo della trama perché, di fatto, non c’è: il film descrive la confusione del regista Guido Anselmi, interpretato da Marcello Mastroianni, che, in piena crisi creativa ed esistenziale, non sa più che film voleva girare e di cosa volesse parlare. Guido, infatti, non fa altro che fuggire dalle proprie responsabilità eludendo le domande dei tecnici, delle attrici e del produttore, i quali pretendono di ricevere dei chiarimenti, dei dettagli che tuttavia non arriveranno mai. Fa costruire una costosissima astronave non si sa più per quale film, forse un fantasy.

Alla confusione creativa si associa quella sentimentale: Guido alterna pericolosamente gli incontri con la voluttuosa e accomodante amante interpretata da Sandra Milo, la moglie Luisa (Anouk Aimée) stanca e ferita dalla sua condotta, Claudia Cardinale (la ragazza della fonte) in cui intravede un’ancora di salvezza e tutte le altre donne che il regista immagina nel proprio harem.

Il racconto si sviluppa tra realtà, sogni e ricordi, che a un certo punto non saranno più distinguibili ed è questa la grande potenza comunicativa di Fellini: l’immaginazione resa in pellicola, la capacità di farci catapultare nella sua dimensione onirica e immaginata abituandoci a viverla come parte della dimensione del reale.

L’ingorgo esistenziale è sciolto quando Guido finalmente accetta se stesso e le persone che fanno parte della sua vita: “Ma che cos’è questo lampo di felicità che mi fa tremare, mi ridà forza, vita? Vi domando scusa, dolcissime creature; non avevo capito, non sapevo. Com’è giusto accettarvi, amarci. E come è semplice!”.

Devi assolutamente vedere questo film perché ci insegna che è necessario smantellare le nostre inutili e dispendiose astronavi per consentire alle idee più pure di venire fuori.