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#fattoresocial – Instagram per le aziende

by Nadia Malangone
iphone instagram

Puntata del 9 Aprile 2019: Instagram per le aziende

Dopo la puntata dedicata a Facebook per le aziende continua il viaggio di #fattoresocial nel mondo della comunicazione digitale e dei social network. E se Facebook attira 35 milioni di italiani, Instagram con i suoi 19 milioni di utenti attivi al mese sembra essere la piattaforma più frequentata e amata del momento.

Perché Instagram riscuote così tanto successo?

I motivi sono tanti: ad esempio, il tasso di engagement (coinvolgimento) medio per i singoli post 10 volte più alto di quello di Facebook. O forse perché 7 utenti su 10 dichiarano di aver comprato almeno un prodotto scoperto proprio su Instagram. O ancora perché l’80% degli iscritti a Instagram segue almeno un brand o un’azienda. I numeri sembrano dimostrare che il social fotografico sia destinato a crescere ancora. E con il successo aumenterà anche la competizione, costringendo le aziende a ripensare o migliorare ulteriormente la propria presenza su Instagram.

Instagram business: la soluzione pensata per le aziende

Diciamolo subito: essere su Instagram non è un obbligo per le aziende. La prima domanda da farsi è:”Dove sono i miei clienti? Usano Instagram? E in che modo?“. La comunicazione è un investimento per le aziende e richiede uno sforzo, non solo economico. Dovrebbe essere la conclusione di un’analisi seria e articolata, non una decisione presa per seguire la “moda del momento”. Il rischio? Mettere in campo attività destinate a fermarsi in pochi mesi, senza aver prodotto alcun risultato e sprecando tempo e denaro.

Se si decide di essere presenti, si dovranno seguire alcune importanti regole, utili per partire bene: prima fra tutte quella di creare un profilo aziendale, ricco di funzioni pensate per il business:

  • dati di insight (numero di visualizzazioni, clic, like, commenti, ecc) utili per capire se la comunicazione sta generando risultati e notorietà;
  • informazioni di contatto (email, indirizzo, telefono) per permettere alle persone di visitare il punto vendita o di contattarci in privato o con modalità più formali (email);
  • pubblicità, per aumentare le visite al profilo, l’invio di messaggi o le interazioni con i contenuti;
  • vetrina, indispensabile per le aziende che vendono online.

I bot e la caccia ai follower

A guastare l’idillio di una piattaforma che sembra non avere difetti arrivano i BOT, programmi basati su automazioni che simulano il comportamento umano. Sembra che un po’ tutti siano affetti dalla malattia dei numeri e che ci si senta quasi in obbligo di accumularne il più possibile. Ma chi sceglie le scorciatoie (e lascia fare a una macchina quello che dovrebbe fare personalmente) prima o poi subisce gli effetti delle sue scelte. Sì, perché quando si accumulano azioni e seguaci non autentici, si rischia di compromettere:

  • la salute dell’account, che non rispettando le linee guida di Instagram, viene penalizzato in modo irreversibile;
  • la reputazione dell’azienda: i BOT sono automi, eseguono azioni ma non fanno scelte sensate e coerenti;
  • la possibilità di generare business: i finti follower non comprano nulla. E svaniscono da un giorno all’altro.

ninjalitics: un aiuto concreto per l’analisi dei dati

In questa jungla di azioni guidate da robot e finti follower bisogna stare attenti a verificare con cura la salute del nostro account e di quelli dei nostri partner. Per questo abbiamo invitato Yari Brugnoni di ninjalitics, la piattaforma gratuita per l’analisi dei profili Instagram. E abbiamo approfittato per farci dare tre consigli da mettere in pratica subito per migliorare la nostra comunicazione su Instagram.

Dalla nostra chiacchierata sono emersi alcuni suggerimenti utili:

  • i numeri sono importanti, ma non quelli relativi al numero di follower. È più importante capire quanto si riesce ad ottenere in termini di vendite e notorietà;
  • la crescita della base di seguaci è solo una parte della strategia, che inizia sempre con una chiara definizione degli obiettivi e della strada che percorreremo per raggiungerli;
  • Instagram continua anche fuori dai social: il networking, la cura della relazione con le persone che ci seguono e si interessano a noi importante quanto la scelta degli hashtag giusti.

Suggeriti da #fattoresocial

Una selezione di piccole aziende (con meno di 10000 follower) che usano bene Instagram per comunicare:

CITRUS GELATERIA, molto più di una gelateria. Citrus è un luogo speciale, in cui gustare prodotti artigianali e sempre unici. Gestita da Grazia Citro, questa piccola galleria del gusto mette al centro del suo racconto su Instagram le immagini realizzate dai clienti. Il paradiso per chi ama i gelati e i prodotti naturali e ricercati;
PICCOLA FARMACIA LETTERARIA, offre soluzioni letterarie per problemi reali. Una libreria che è anche una farmacia, perché ti consiglia cosa leggere in base a un’attenta diagnosi: stress, ansia, insonnia o paura? Dopo un’analisi del tuo stato d’animo potrai scegliere il libro che fa per te. Ovviamente dopo aver dato uno sguardo al bugiardino del libro;

PROGRAMMAZIONE, una scoperta recente che ho apprezzato sin dal primo post. Questo profilo è gestito da uno sviluppatore, una persona che si occupa di sviluppare siti web, app e altre cose strane che in pochi capiscono fino in fondo. Ma post dopo post Andrea Tomasello riesce a rendere comprensibile e divertenti anche gli argomenti più tecnici e “freddi”.

#fattoresocial ti racconta i social e il mondo di Internet dal punto di vista delle aziende. Niente selfie e gattini ma tantissimi consigli, trucchi e idee per usare al meglio Facebook, Instagram, LinkedIn e il web.

Ogni martedì, dalle 16:00 alle 17:00 ci divertiremo a scoprire notizie e curiosità sulla comunicazione online di aziende piccole e grandi.

#fattoresocial è un format ideato e condotto da Nadia Malangone

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