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Roberta Bruni: oro nel salto con l’asta alle Universiadi 2019

by Benedetta Gambale

E l’Italia salta davvero in alto alle Universiadi 2019!

Grandissimo successo per Roberta Bruni, astista italiana che sale sul gradino più alto del podio con una grinta straordinaria. Con la misura di 4,46 conquista la medaglia d’oro nel salto con l’asta e col sorriso sul volto è pronta a dare il meglio di sé nelle competizioni future.

Innanzitutto complimenti per questa vittoria. Cosa significa per te vincere proprio qui in Italia una medaglia così prestigiosa.

Per me vincere una medaglia così prestigiosa in una città italiana ha un doppio onore. Vincerla poi nel San Paolo, stadio simbolo della città e di Maradona è davvero una gioia infinita.

Come ti sei avvicinata a questo sport?

A questo sport mi sono avvicinata per caso, perché il mio allenatore ha fatto supplenza una settimana nella mia classe a scuola e quindi mi sono trovata a fare uno sport (inizialmente salto in alto viste le competizioni scolastiche) completamente diverso dal mio, visto che facevo judo.

Per un secondo, saltando, rimani sospesa nel vuoto, in aria, come se stessi realmente volando … Quali sensazioni si provano? 

Un salto dura talmente poco che fare un’analisi concreta non è facile, ma è una sensazione bellissima, non spiegabile, ma davvero unica.

Ci sono degli sportivi a cui ti ispiri?

A me piacciono tutti gli sport, ogni disciplina ha un qualcosa di magico e unico … quindi non in particolare.

In quel brevissimo lasso di tempo che va dalla rincorsa all’atterraggio finale, ci sono mesi e mesi di preparazione e di sacrifici, dagli allenamenti, all’alimentazione e ai divertimenti rinunciati. Ecco, come si fanno a mantenere concentrazione e sangue freddo sapendo che il minimo errore può mandare tutto questo in frantumi?

Il sangue freddo si mantiene dopo tanto lavoro soprattutto a livello psicologico. Io ho fatto un percorso, che sto ancora portando avanti, con una consulente filosofica che mi aiuta ad affrontare e mantenere il focus su tutto. È una figura molto importante per me.

La vittoria alle Universiadi 2019 è per il Paese un successo sportivo, ma per te e per coloro che ti sono vicini ha un significato molto più profondo. Cosa ti senti di suggerire alle persone che stanno attraversando dei periodi bui e che stanno per mollare le proprie passioni?

Ogni persona che si sente in difficoltà o che si rende conto di avere un blocco emotivo o psicologico non deve avere paura di farsi aiutare. Chiedere aiuto già è metà vittoria, quindi … MAI mollare le proprie ambizioni e mai offuscare i propri sogni … Fissarsi un obiettivo e raggiungerlo, SEMPRE CON IL SORRISO: L’ARMA PIÙ BELLA E FORTE CHE OGNUNO DI NOI HA.

Quali sono le ambizioni e gli obiettivi futuri?

Io ringrazio con tutto il cuore il mio gruppo sportivo, cioè l’arma dei Carabinieri che mi è sempre stata vicino e che mi ha sempre aiutato sopratutto nei momenti più bui. E proprio per la forza e la consapevolezza che ho acquistato in questo ultimo periodo (in più con la medaglia è cresciuta ancora di più) voglio dare il massimo per andare sempre più su portando alto i colori della mia squadra. Obiettivi imminenti sono Bressanone (Campionati italiani a fine mese) e poi Doha ad ottobre… poi vabbè, il 2020 è l’anno olimpico, lì si deve lavorare tanto e saltare.