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Socrate al caffè: Antonio Visconti, neo-presidente Ficei

L'impegno e la passione per portare a nuova vita la zona industriale di Salerno

by Maria Luisa Rescigno

Follia, impegno e passione. Questo il motto di Antonio Visconti, neo eletto presidente della Ficei, la Federazione italiana Consorzi ed Enti di industrializzazione ed ospite questa mattina a Socrate al Caffè su RCS75. La Ficei coordina e raccorda l’attività dei Consorzi di Sviluppo Industriale, presenti prevalentemente nel Mezzogiorno e figli di un periodo in cui c’era più attenzione alla crescita industriale dell’area – ma tali consorzi sono presenti anche in Veneto, in Friuli e alcune province del Piemonte. Si pone quindi come una sorta di “sindacato” dei consorzi industriali. «Facciamo da raccordo con le istituzioni, facciamo da supporto ai consorzi mettendo a fattor comune le esperienze che si verificano su tutto il campo nazionale,» spiega.

A proposito dell’inizio della nuova carica, Visconti dichiara: «Non è altro che il traguardo di un percorso di lavoro che è iniziato al Consorzio per l’Area di Sviluppo industriale di Salerno, che quando io e i miei colleghi del comitato di direttivo abbiamo iniziato non godeva di buona salute.»

Risale a ieri la notizia della pubblicazione dei primi due bandi della Zes, pubblicati dal ministero della Coesione. «A Salerno ci sarà una rivoluzione nella zona industriale,» afferma Visconti. «Abbiamo a disposizione più di 30 milioni, parte dei quali verrà impiegata per la realizzazione di una fermata della metropolitana. Verrà modificata anche la viabilità per l’accesso alla tangenziale e all’autostrada, ma anche per i collegamenti con l’Aversana e di conseguenza con il porto e l’aeroporto.»

I tempi «bizantini» della burocrazia italiana sono il grande ostacolo alle operazioni volte al progresso. Ma a tal proposito Visconti vuole rassicurare: «Siamo già al lavoro.»

Uno dei temi caldi del dibattito odierno è quello dell’energia. «Noi oggi abbiamo toccato con mano le debolezze del nostro apparato economico, sociale e di conseguenza anche industriale. Un’eccessiva dipendenza da fonti energetiche straniere ci ha sottoposto ad un’inflazione a doppia cifra – qualcosa che non si vedeva dagli anni ’80,» dichiara l’ospite.

Prima della guerra e della conseguente crisi energetica, anche il Covid aveva esposto le falle nel sistema economico non solo italiano, ma globale. È proprio sulla «globalizzazione spinta» che Visconti è più critico: «Oggi si parla di regionalizzazione della globalizzazione. Noi abbiamo come obiettivo quello di garantire autosufficienza e indipendenza, e le zone industriali assurgono a contenitore ideale perché hanno un ambito dimensionale circoscritto, delle infrastrutture dei sottoservizi specifici e hanno soggetti che sono sia grandi consumatori ma possono facilmente diventare grandi produttori a loro volta. E gli enti di governo che operano in quest’ambito devono rispondere a questi bisogni.»

I numeri a cui si punta per il futuro della zona industriale sono ambiziosi, e anche di questo si discuterà nella conferenza che si terrà lunedì mattina alle 11:30 alla sede del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Salerno per illustrare gli interventi messi in atto nelle ultime settimane. Interverrà il presidente della Camera di Commercio Andrea Prete, la dott.ssa Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Salerno e il governatore Vincenzo De Luca.