Home TecnologiaCultura Digitale WhatsApp, Facebook e Instagram: 6 ore di blackout mondiale. Problemi per Ovh. Starlink in Italia. Sostenibilità ambientale: la proposta per rendere universali i caricabatteria. Squid Game, serie tv da record

WhatsApp, Facebook e Instagram: 6 ore di blackout mondiale. Problemi per Ovh. Starlink in Italia. Sostenibilità ambientale: la proposta per rendere universali i caricabatteria. Squid Game, serie tv da record

by Giuseppe Noschese

Poco prima della mezzanotte del 4 ottobre i servizi Whatsapp, Facebook e Instagram non hanno dato alcun segno di vita: impossibile inviare o ricevere alcun tipo di messaggio. “504 Gateway Timeout” è questo il messaggio visualizzato da tutti i clienti Ovh. Cosa è successo? La rete di nuova generazione, Starlink, arriva in Italia, anche se in fornitura limitata. È stata avanzata la proposta per standardizzare il formato delle porte USB-C: un passo avanti verso i caricabatteria universali. Netflix: Squid Game, il gioco in cui chi perde paga il prezzo della propria vita, è la serie tv più vista al momento del lancio sulla nota piattaforma streaming.

Facebook, Instagram e Whatsapp: 6 ore di blackout mondiale

WhatsApp, Facebook e Instagram sono andati in down il 4 ottobre 2021 per 10 ore: Un down totale che è costato alla società ben 6 miliardi di dollari alla borsa di Wall Street, ma cosa è successo ai servizi delle piattaforme di Mark Zuckerberg?

Tra le 17:15 e le 17:40 di lunedì 4 ottobre 2021 ha iniziato a verificarsi un contemporaneo malfunzionamento dei due social network Facebook e Instagram e dell’app di messaggistica Whatsapp. Sono state migliaia le segnalazioni di tale anomalia sia sul territorio nazionale italiano che a livello globale: un blackout dei servizi durato circa sei ore, eppure non è stato il più rilevante della storia di Facebook: nel marzo 2019, infatti, il malfunzionamento si è risolto dopo circa 13 ore.

Inizialmente alcuni utenti hanno pensato potesse trattarsi di un attacco hacker, di conseguenza è aumentata notevolmente l’ansia per tutti i dati personali custoditi dai social di Facebook. Tutte le preoccupazioni in merito alla possibilità di un attacco hacker sono state però smentite da Matthew Prince, CEO di Cloudflare, azienda statunitense che si occupa di fornire servizi di sicurezza internet e di DNS per le maggiori compagnie del mondo.

La smentita di un attacco hacker è prontamente arrivata anche in una dichiarazione ufficiale da parte della compagnia di Zuckerberg:

“Vogliamo chiarire che al momento riteniamo che la causa principale di questa interruzione sia stata una errata modifica alla configurazione. Inoltre, non abbiamo prove della compromissione dei dati degli utenti a causa di questi problemi”.

Gli stessi lavoratori di Facebook hanno però avuto delle importanti ripercussioni in seguito al blackout di circa 6 ore, infatti alcuni dei dipendenti non hanno avuto accesso agli uffici dell’azienda proprio perché i badge per l’ingresso, essendo digitali, sono stati coinvolti nel malfunzionamento.

Se invece in Italia i problemi con la famosa app di messaggistica, Whatsapp, hanno comportato semplicemente l’impossibilità di ricevere o inviare messaggi, audio e video, in India la situazione è stata molto più complicata: il blackout ha colpito anche l’aspetto dei pagamenti dato che proprio lo scorso novembre in India era stato lanciato un test di servizi di pagamento.

Ogni qualvolta si presentano queste problematiche le reazioni degli utenti non tardano ad arrivare, infatti anche in questo caso molti si sono scatenati con meme divertenti condivisi su Twitter, mentre altri hanno semplicemente deciso di “trasferirsi” su Telegram per continuare le proprie conversazioni.

Fonti: wired.it / pcprofessionale.it

Problemi per Ovh: offline migliaia di siti

Dalle 09:17 di questa mattina tutti i clienti dell’azienda di hosting Ovh stanno leggendo lo stesso messaggio: “504 Gateway Timeout.” Ma cosa è successo?

I tantissimi siti offline e la conseguente chiusura di tutti i servizi hanno provocato tantissima preoccupazione da parte dei clienti Ovh che già nella notte tra il 9 e il 10 marzo scorso hanno assistito all’importante incendio di un edificio a Strasburgo, in Francia, in cui era presente il datacenter della società.

Ovh, che ha il vanto di essere uno dei più importanti provider di hosting al mondo, ha dovuto far fronte ai tantissimi problemi riscontrati dalle aziende appoggiate ai servizi della società francese. Infatti, a causa dell’incidente, migliaia di siti si sono ritrovati ad essere offline. Per limitare gli importanti danni provocati dall’incendio, il fondatore della società, Octave Klaba, ha invitato i clienti ad attivare al più presto il “Disaster Recovery Plan” per la tutela dei propri dati. Un grave problema che non poteva capitare in un momento peggiore: il 15 ottobre l’azienda approderà alla borsa di Parigi, ma l’obiettivo dei 4 miliardi di dollari è stato già ripensato al ribasso.

Stavolta però sembra che il down temporaneo che ha scatenato problemi a migliaia di siti sia stato la causa di un errore umano durante la riconfigurazione della rete.  “Isoleremo il DC VH e poi ripareremo la configurazione” questo è ciò che ha spiegato la società, bisogna dunque attendere con pazienza per la risoluzione del problema.

Fonti: qds.it / today.it / ildolomiti.it

L’era dell’internet satellitare: Starlink è arrivato in Italia

Gli utenti che durante gli scorsi mesi avevano preordinato il servizio hanno confermato la tanto attesa notizia: la connessione Internet satellitare targata Elon Musk è ora disponibile in Italia, anche se, per il momento, con una prestazione limitata. Diverse fonti riferiscono che il rendimento di tale servizio risulta essere inferiore a quello fornito dalla fibra, ma bisogna sottolineare che il progetto si rivolge particolarmente alle aree non interamente coperte dalle normali infrastrutture terrestri, obiettivo, questo, che la connessione Internet satellitare sta man mano raggiungendo.


Dunque, per quanto riguarda la prestazione del servizio, è stato lo stesso Elon Musk a precisare su Twitter che, entro la fine dell’anno corrente, «la velocità raddoppierà fino a circa 300 Mb/s e la latenza scenderà sotto i 20 ms», mentre l’obiettivo finale è di assicurare i 10 Gb/s.

In che modo? Per ottimizzare in maniera così decisiva le prestazioni del servizio, SpaceX ha già iniziato a lanciare in orbita una nuova generazione di satelliti in grado di “comunicare” tra loro attraverso dei particolari segnali laser, i quali consentiranno di diminuire la dipendenza di Starlink dalle stazioni a terra.


Le prenotazioni per usufruire di questo servizio risultano essere oltre 500 mila, ma i prezzi, naturalmente, sono tutt’altro che bassi. Il kit di ricezione del segnale ha un costo di 499 euro, mentre la tariffa mensile è di 99 euro a cui vanno aggiunti i 60 euro comprensivi per l’imballaggio e la spedizione. Non è finita qui perché è necessario, al momento dell’ordine, versare un anticipo di ben 99 euro.

Fonte: corriere.it

Meno rifiuti elettronici: la proposta per rendere universali i caricabatteria degli smartphone

La sostenibilità ambientale è sempre più discussa soprattutto nell’ambito dei

dispositivi elettronici ed ecco che, dopo il boom di vendite dei dispositivi digitali dovuto in particolar modo alla pandemia, si impone la proposta di Direttiva per rendere standard i connettori USB-C degli smartphone.La proposta, che è stata presentata dalla Commissione europea, deve essere adottata attraverso la procedura legislativa ordinaria dal Parlamento europeo  e dal Consiglio e, infine, avrà 24 mesi di tempo per essere conclusa. 

L’obiettivo di tale iniziativa si inserisce nel contesto più ampio della rivoluzione green del digitale, un universo che non può ignorare l’imminente problema dei rifiuti elettronici. Infatti, tale progetto, alla sua realizzazione, ridurrebbe non solo i rifiuti elettronici che gravano significativamente sulle condizioni di smaltimento, ma eliminerebbe anche

i disagi che i diversi e incompatibili modelli di caricabatteria causano ai consumatori. Molteplici benefici, dunque, sia per l’ambiente, grazie alla diminuzione dell’estrazione delle risorse e di conseguenza della fabbricazione,

trasporto e gestione dello smaltimento dei caricabatteria, che in termini di risparmio: circa 250 milioni di euro l’anno in meno per i consumatori che non dovranno più trovarsi a fare i conti con svariati e specifici alimentatori, ma anzi potranno riutilizzare lo stesso, unico e universale per ogni dispositivo.

Appare, quindi, più che urgente realizzare concretamente la proposta di standardizzare il formato delle porte USB-C, non solo per tutti gli smartphone, ma anche per i tablet, videocamere e cuffie in modo tale da assicurarne la compatibilità con qualsiasi caricabatteria. Una decisione del genere non può non far pensare all’azienda che per eccellenza si distingue per la produzione di unico caricatore associato ai propri dispositivi, ossia la Apple. Considerando le valutazioni fornite dal New York Times, l’adeguamento alla direttiva significherebbe per Apple un investimento pari a circa 1 miliardo di dollari. Bisogna anche dire che, senza ombra di dubbio, per ovviare al costoso adattamento tecnologico che entrerà in vigore nei prossimi anni, Apple sta pensando a nuove alternative per il sistema di caricamento dei propri dispositivi, come ad esempio i caricabatteria wireless.

Fonte: europarl.europa.eu / agendadigitale.eu

Squid Game da record

Netflix ha annunciato attraverso i propri canali social che Squid Game, la serie tv che mostra 456 inconsapevoli concorrenti in un gioco crudele in cui chi perde muore, è diventata la serie televisiva più vista di sempre sulla famosa piattaforma streaming a poche settimane dal lancio. L’opera, scritta e diretta, da Hwang Dong-hyuk, con 111 milioni di views, ha sopraffatto la prima stagione di Bridgerton e i suoi 82 milioni di utenti, battendo così ogni record di visualizzazioni su Netflix nei primi 28 giorni di disponibilità sul catalogo.  

La particolare curiosità di questa serie che di più ha stupito il pubblico è che in realtà la sceneggiatura era stata scritta ben 10 anni fa, ma nessuno, fino ad ora, era stato interessato a mettere in scena la serie pensata da Hwang Dong-hyuk.

Spietata, ma anche autoironica, la serie tv Squid Game si articola intorno ad un gioco meschino che permetterà al vincitore di conquistare un notevole montepremi. Un solo giocatore vincente equivale però alla morte di tutti gli altri partecipanti al gioco, come andrà a finire?

Fonti: dday.it